Assegnati direttamente a soggetti del terzo settore, senza necessità dell’intermediazione dell’ente locale, 260 immobili sequestrati alla criminalità organizzata. Il procedimento è stato applicato per la prima volta e reso possibile da una specifica previsione normativa del codice antimafia introdotta nel 2017.
È quanto viene comunicato sul sito del ministero dell’Interno.
Tra i beni che verranno assegnati, risultano di particolare interesse alcuni immobili a Roma appartenuti al clan Casamonica e 21 terreni, con annessi 11 immobili a uso abitativo a Palagonia, in provincia di Catania.
La graduatoria è stata approvata dal Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc). Con il bando, pubblicato il 31 luglio 2020, che costituisce una prima volta assoluta, sono stati proposti 1.412 beni distribuiti su tutto il territorio nazionale.
La commissione giudicatrice ha esaminato 175 domande di partecipazione, valutando favorevolmente 120 proposte progettuali. Al termine delle attività istruttorie, incentrate sulle verifiche dei requisiti di partecipazione nonché sulla sostenibilità delle iniziative, sono risultati realizzabili 68 progetti, presentati da 58 soggetti, che hanno partecipato sia in forma singola che associata, per un totale di 102 associazioni, per le quali sono stati attivati i controlli previsti dalla normativa antimafia.
In base alla graduatoria verrà, inoltre, corrisposto un contributo finanziario per un totale di un milione di euro, e per un importo non superiore a cinquantamila euro a progetto, che andrà a beneficio di 25 progetti, così come previsto dal bando.