Carmelo De Caudo è stato rieletto segretario della Cgil di Catania.
È stato eletto con 94 voti favorevoli, 3 contrari e 4 astenuti al 17simo congresso provinciale del sindacato. Caudo ha annunciato che tra le prime iniziative della nuova segreteria ci sarà uno speciale evento dedicato alla questione appalti, insieme a nuove attività di analisi e di contrasto a quel «lavoro povero» che in città aumenta senza sosta, ma soprattutto «una rinnovata attenzione alle potenzialità dell’industria». «La Cgil – ha aggiunto – ha sempre dato valore alla centralità della Zona industriale nel territorio e all’alto livello di cultura digitale ed elettronica dei nostri giovani e delle nostre Università».
Durante la seconda giornata del congresso, Ignazio Giudice, segretario per l’organizzazione di Cgil Sicilia, che ha posto l’attenzione sulle «insufficienze della legge contro lo stalking e del diritto alla salute». Lara Ghiglione, della Cgil nazionale, tra i temi trattati (contrattazione, cultura della solidarietà, l’attenzione alle donne, le pensioni future dei giovani di oggi) ha sottolineato il pericolo delle «letture strumentali» della realtà da parte del nuovo governo nazionale, a cominciare dalla retorica contro le fasce povere «laddove sembra che i poveri scelgano di essere tali». «La nuova narrazione della Destra – ha continuato – preferisce dipingerli come coloro che scelgono di non lavorare, ignorando volutamente che sono in tanti a non possedere gli strumenti o le opportunità per trovare un lavoro.
Dall’altro lato, viene oscurato un dato fondamentale: il reddito di cittadinanza serve anche a sostenere il nucleo familiare che nella maggior parte dei casi è composto da minori”. Il dibattito ha toccato «punti caldi» del presente e del futuro della Camera del Lavoro e della città stessa. Tra i temi più dibattuti, l’attenzione ai più fragili e alle differenze, la necessità di rilanciare la contrattazione sociale, di mantenere sempre alta l’attenzione sui rischi dell’autonomia differenziata, e sulla violenza contro le donne, anche le più anziane; l’importanza di confrontarsi maggiormente con il volontariato cittadino, con i giovani e sempre di più con gli iscritti sin dentro i luoghi del lavoro.