Sicilia, controlli dei Nas in Rsa e case di riposo: sospesa struttura a Siracusa. A Catania e Messina denunciati due titolari

Sicilia, controlli dei Nas in Rsa e case di riposo: sospesa struttura a Siracusa. A Catania e Messina denunciati due titolari

In Sicilia i controlli dei Nas, cosi come nel resto dell’Italia, nelle strutture per anziani hanno portato alla sospensione di una casa di riposo a Siracusa (il valore della struttura è di circa 350 mila euro) in quanto priva della prevista iscrizione all’albo comunale.

Accertata anche la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo ed elevate sanzioni per complessivi 2.000 euro. Denunciati i legali responsabili di altre 5 strutture nelle province di Messina e Catania, per aver omesso di comunicare all’autorità di pubblica di sicurezza il numero degli anziani alloggiati.

Sempre nella provincia di Catania, sono stati denunciati i titolari di due ulteriori case per anziani per aver detenuto farmaci scaduti; sequestrate in totale 52 confezioni di farmaci per un valore di circa mille euro.

Il controllo dei Nas ha puntato a verificare la corretta erogazione dei servizi di cura ed assistenza a tutela delle persone indifese. Infatti proprio in questo periodo si rileva un aumento della domanda di ospitalità di persone anziane presso strutture ricettive, a cui non sempre corrisponde il mantenimento del livello assistenziale, sia in termini di numero di operatori, anche connesso con il godimento di ferie del periodo festivo, che di qualità del servizio fornito.

Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, sono state ispezionate 607 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, e Capodanno, anche in periodi serali e notturni.

Nel corso delle verifiche sono state individuate 152 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 25%, sanzionando 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi, per complessivi 167 mila euro, riconducibili a carenze igienico/strutturali ed autorizzative, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti di validità, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, alimenti in cattivo stato di conservazione.

È stata, inoltre, disposta la chiusura di 6 strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.

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