Si terrà oggi presso il Tribunale dei Minori a Catania l’udienza di convalida del fermo dei due ragazzi minorenni, entrambi quindicenni, accusati del delitto di Marouene Slimane, tunisino di 30 anni, ucciso a colpi di spranga e di coltello la notte di Capodanno nei pressi del ristorante «La Dolce Vita» a Marina di Acate.
A sostenere l’accusa, per la Procura minorile, sarà il pubblico ministero Stefania Barbagallo, mentre il gip Alessandra Chierego. A difendere i due ragazzi sono gli avvocati Antonio Brancaforte e Mario Mascolino, quest’ultimo per il ragazzino più piccolo.
A determinare la reazione scomposta del gruppo di ragazzi rumeni sarebbero stati alcuni apprezzamenti rivolti dal tunisino. All’esterno della discoteca, dove alcuni giovani si erano dati appuntamento per festeggiare il Capodanno, sarebbe scoppiato l’alterco tra tre ragazzi tunisini e i tre rumeni. Due tunisini sarebbero fuggiti, mentre Slimane è rimasto ucciso con colpi di spranga e forse di coltello.
L’autopsia è stata eseguita ieri dal medico legale Giuseppe Algieri con il tossicologo forense Pietro Zuccarello.