Sessantuno edizioni negli ultimi 63 anni: mancano solo le due stagioni della pandemia: tuffo nel mare di Ognina per la San Silvestro a mare, la storica gara di fine anno che coinvolge dai nuotatori, ai pallanotisti ai master e agli amatori.
Perché la san Silvestro a mare è una gara senza regole fuori da ogni schema, la nuotata di fine anno a metà tra il goliardico e l’impresa sportiva.
A salire sul podio quest’anno è stato il difensore della Nuoto Catania, Riccardo Torrisi.
Come ogni anno lo scenario mozzafiato è stato quello del porticciolo di Ognina, con il mare d’inverno e alla spalle l’Etna, quest’anno con pochissima neve a causa delle temperature alte registrate in questi giorni in Sicilia.
«Siamo tornati alla normalità e non poteva mancare l’appuntamento dell’ultimo dell’anno per la San Silvestro a mare – ha spiegato Mario Torrisi, presidente della Nuoto Catania e organizzatore della manifestazione assieme all’ex pallanotista catanese e della nazionale Giusy Malato – per i catanesi questo tuffo è augurale, lasciarsi indietro l’anno che sta per finire e augurarsi un nuovo anno. La pandemia ci ha costretti ad uno stop di due anni e oggi riscopriamo il piacere del tuffo di fine anno».
Quest’anno accanto alla competizione sportiva c’è stata la solidarietà con una raccolta di sangue pro ospedale Garibaldi. Immancabile lo striscione di protesta per salvare il porticciolo di Ognina, dalla privatizzazione. Questo dovrebbe essere l’ultimo anno della San Silvestro con il ponte, destinato prossimamente ad essere rottamato.