La bolletta della luce scende del 19,5%.
E la spesa di una famiglia tipo per l’energia elettrica sfiora i 1.400 euro all’anno, con un incremento del 67%.
Arriva così l’aggiornamento dell’Arera (l’Autorità di regolazione per energia, acqua, rifiuti) delle tariffe dell’elettricità in tutela per il primo trimestre 2023. Per sapere se lo stesso toccherà alla bolletta del gas invece dovremo aspettare il 3 gennaio quando sarà pubblicato l’aggiornamento valido per dicembre. L’Arera parla di «calo delle quotazioni all’ingrosso» e attuazione delle misure della legge di Bilancio, con gli oneri generali di sistema a zero su elettricità e gas, e il potenziamento del bonus sociale che amplia anche la platea di beneficiari.
«La variazione percentuale pur marcata del costo dell’energia elettrica – osserva il presidente dell’Arera Stefano Besseghini – non deve spingere a conclusioni affrettate.
La situazione sui mercati all’ingrosso certamente ha risentito di particolari condizioni ambientali ma anche di una evoluzione e di un rafforzamento della capacità di reazione del sistema». E’ per questo che Besseghini mette in guardia: «I mercati sono caratterizzati ancora da una marcata volatilità, la stagionalità inciderà sulle variazioni dei prezzi del gas e i valori assoluti rimangono ancora straordinariamente alti». Le nuove condizioni, «meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas», portano quindi «anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica» a muoversi «al ribasso». Anche se dai calcoli messi a punto dall’Arera «in termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il primo aprile 2022 e il 31 marzo 2023) sarà di circa 1.374 euro», a «+67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente».
Il prezzo finale della famiglia-tipo risulta così di 53,11 centesimi di euro al kilowattora, comprensivo delle imposte. Poi, vengono potenziati i bonus sociali per luce e gas (per il sesto trimestre consecutivo) che valgono per tutto il 2023; e si amplia la platea dei beneficiari grazie all’innalzamento del livello ISEE, necessario per usufruirne, a 15mila euro, dai precedenti 12mila, con una soglia che resta a 20mila euro per le famiglie numerose. Motivo per cui lo stesso Besseghini ricorda «quanto sia importante richiedere la certificazione ISEE per il 2023».
Inoltre – in base a quanto previsto dalla legge Bilancio – l’Arera anche per il primo trimestre 2023 è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema; è stata «confermata l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc all’anno»; e viene confermata la riduzione dell’Iva sul gas al 5%. Infine i costi del vecchio nucleare italiano (gli `oneri nucleari´), e quindi le operazioni di decomissioning – cioè quello che serve per lo smantellamento delle centrali – non saranno più in bolletta ma andranno nel bilancio dello Stato.