Eseguito all’Ospedale “Santa Marta e Santa Venera” un prelievo multiplo di organi su una paziente quarantenne deceduta per arresto cardiaco.
La donna ha donato fegato e reni.
Una scelta d’amore che la famiglia ha compiuto anche anni fa, autorizzando il prelievo di organi su un altro familiare.
«Rinnovo ai familiari il cordoglio e la vicinanza di tutta la comunità dell’Asp di Catania e dell’Ospedale di Acireale – afferma il direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza – e li ringrazio per il grande gesto di gratuità, di altruismo e di amore che hanno compiuto in un momento doloroso e difficile. Un gesto prezioso, rinnovato dopo anni, che ricorda a tutti l’importanza della donazione».
Il processo di donazione è stato gestito dall’UOC di Anestesia e Rianimazione, diretta da Giuseppe Rapisarda, in stretta collaborazione con il Centro regionale trapianti (CRT), guidato da Giorgio Battaglia che, all’Ospedale acese, dirige anche l’UOC di Nefrologia.
«Ringrazio gli operatori intervenuti in tutte le delicate fasi dell’iter di donazione e prelievo, non facendo mai mancare le cure alla paziente e una adeguata e premurosa assistenza ai familiari – dichiara Antonino Rapisarda, direttore sanitario dell’Asp di Catania -. Ringrazio il Centro regionale trapianti, l’ARNAS “Garibaldi” e l’ISMETT di Palermo per la sinergia e l’infaticabile lavoro svolto anche in questa occasione».
Il consenso al prelievo degli organi da parte dei familiari, è stato acquisito da Marialuisa Granata, anestesista, coordinatore locale trapianti dell’Ospedale di Acireale, e da Angela Intelisano, psicologa dell’ARNAS “Garibaldi”.
«Ringrazio tutti gli operatori per il lavoro svolto e l’eccellente professionalità con cui è stata portata a termine la donazione» aggiunge Battaglia.
L’accertamento di morte cerebrale è stato eseguito da un’equipe nominata dalla Direzione medica del Presidio, diretta da Rosario Cunsolo, e composta dai già citati Rapisarda e Granata, con Alessandro Pulvirenti (dirigente medico di neurologia) e Alice Figura (tecnico di neuro fisiopatologia dell’ARNAS “Garibaldi”).
Il prelievo è stato eseguito da un’equipe dell’ISMETT, con l’assistenza anestesiologica di Lucia Di Falco, anestesista dell’Ospedale acese. Il coordinamento di tutte le attività infermieristiche è stato curato dalle infermiere Sabrina Rubino e Giulia Carubia.
Le operazioni di prelievo hanno impegnato i sanitari per diverse ore.