Migranti, ministro Piantedosi prepara stretta contro navi ong: pesanti sanzioni per chi viola l’ingresso in acque territoriali

Migranti, ministro Piantedosi prepara stretta contro navi ong: pesanti sanzioni per chi viola l’ingresso in acque territoriali

Arriva a giorni la stretta contro le navi delle ong, fatto salvo l’ingorgo normativo di fine anno.

Si tornerà all’ispirazione del decreto Salvini – in seguito depotenziato – che stabiliva regole precise e sanzioni pesanti per chi non rispetta il divieto di ingresso in acque territoriali. Un «codice di condotta nazionale» da osservare. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, parlando alla festa per il decennale di Fratelli d’Italia, dove ha avanzato il «sospetto» che alcune organizzazioni siano guidate non da fini umanitari ma abbiano l’obiettivo di condizionare Governi democraticamente eletti. Un esempio, ha osservato, è il caso della Ocean Viking che il mese scorso invece di forzare il divieto, come avevano già fatto altre due navi, ed approdare a Catania, ha deciso di dirigersi «autonomamente» verso la Francia provocando un forte scontro tra i due Paesi. È «inquietante», secondo il titolare del Viminale: «non è che l’obiettivo della nave era quello di creare attrito tra Roma e Parigi?». Come Paese democratico, ha affermato, «pensiamo che al salvataggio di persone in mare deve provvedere lo Stato, non c’è bisogno ci siano queste organizzazioni».

«Non abbiamo elementi – ha sottolineato il ministro – per avvalorare le ipotesi che parlano di un intervento di servizi segreti stranieri, ma il sospetto che talune formazioni siano ispirate a creare meccanismi di condizionamento politici non ce li ho io, ma lo dicono studi di qualche anno fa che definirono i flussi incontrollati `armi di immigrazione di massa´. Non mi stupirebbe quindi – ha aggiunto – se alcune ong fossero l’anello di una catena più grande che punta alla migrazione incontrollata per destabilizzare il Paese».

Il pacchetto normativo cui sta lavorando Piantedosi punta a rendere più efficace iL quadro delle regole per le navi ong, «che al momento operano pensando di forzare la mano e di imporci la loro azione». Regole in violazione delle quali far scattare «sanzioni più efficaci rispetto a quelle vigenti, che sono state depotenziate dal legislatore al punto che basta la visita di un medico a bordo per annullare l’azione del Governo». Il riferimento è ai migranti arrivati sulla Geo Barents e dalla Humanity 1 che sono stati fatti scendere dai sanitari a Catania, dopo che era stato disposto lo sbarco solo per una parte degli stranieri considerati vulnerabili.

Multe salatissime e sequestro della nave che viola il divieto, prevedeva la prima versione del decreto Salvini, che tornerà presto d’attualità. Non ci sarà però, ha precisato il ministro, un aggravamento del penale, una «visione manettara», che si è dimostrata inefficace; si punterà invece sulla deterrenza dispiegata dalla sanzione amministrativa. Il ragionamento è che il comandante di una nave umanitaria ci penserà due volte prima di trasgredire il divieto di entrare in acque italiane, sapendo che rischia di vedersi bloccata la nave e di pagare una multa pesante.

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