Catania, nomine nel Pd: alla paternese Pannitteri il dipartimento regionale ‘Giustizia’

Catania, nomine nel Pd: alla paternese Pannitteri il dipartimento regionale ‘Giustizia’

Importante novità all’interno del Partito Democratico sia a livello regionale che provinciale.

Il segretario regionale Anthony Barbagallo ha nominato Aurora Ferreri quale nuova responsabile del dipartimento regionale “Diritti” del partito, mentre Maria Grazia Pannitteri, ex candidate sindaco di Paternò e attuale vice presidente dell’Associazione forense di Paternò coordinerà il dipartimento regionale “Giustizia”. A livello provinciale invece , la neo segretaria Maria Grazia Leone ha nominato i componenti  della squadra che le saranno vicini in questa esperienza. Si tratta di Chiara Mangiagli (coordinatrice della segreteria), Giuseppe Pappalardo (responsabile Organizzazione), Salvo Spagano (Enti locali e iniziativa Politica), Salvo Branciforte (Aree interne), Suheli Chrouda (Pnrr, politiche del Mediterraneo e rapporti con la stampa), Mauro Petralia (Ambiente e sviluppo Sostenibile), Gianluca Petta (Infrastrutture e mobilità), Gessica Salerno (Cultura e turismo) e Francesco Sangrigoli (Sport).

“Nei prossimi giorni costruiremo progressivamente i tavoli tematici dei dipartimenti, gruppi di lavoro ad hoc che dovranno affrontare quelli che sono per noi temi cruciali e contestualmente convocheremo – ha detto Maria Grazia Leonea – l’assemblea dei sindaci e degli amministratori locali. Coinvolgere i militanti smarriti, rivitalizzare i circoli, dare nuovo protagonismo agli amministratori locali, incontrare le organizzazioni sindacali e il mondo dell’associazionismo. Queste le prime cose da fare per rimettere in piedi il Pd”.

PANNITTERI: “TANTE SFIDE DA AFFRONTARE”

Sono stata chiamata, anche politicamente,  a lavorare per la Giustizia.
Ringrazio il PD e il segretario regionale, on.le Anthony Barbagallo, per  avermi affidato il coordinamento del dipartimento regionale Giustizia del PD.
Un settore difficile e complesso in cui tante sono le sfide da affrontare.
Dalla situazione drammatica dei nostri istituti penitenziai, sovraffollati e con gravi carenze di personale, alle condizioni precarie  in cui versa l’edilizia giudiziaria, con spazi insufficienti, inadeguati e, talvolta, insalubri;  da una geografia giudiziaria che necessita di essere rivista anche  in vista dell’ampliamento della competenza, per valore e per materia, dei Giudici di Pace i cui uffici non possono essere lasciati all’iniziativa e alla gestione degli enti locali, ad un allarmante livello di  dispersione scolastica e povertà educativa che favorisce l’arredamento dei giovani tra le fila della criminalità organizzata tanto che l’80% dei ragazzi che arrivano nelle aule Giudiziarie ha gravi lacune  didattiche e molti non sanno scrivere neanche il loro nome.
Il lavoro è complesso ma lavoreremo sodo per rendere la nostra terra di Sicilia più pacifica,  inclusiva orientata ad uno sviluppo sostenibile in cui a tutti è garantito l’accesso alla giustizia.

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