Con il solenne Pontificale di questa mattina in Chiesa Madre, presieduto dall’Arcivescovo di Catania Luigi Renna, ha avuto luogo un momento clou dei festeggiamenti in onore di Santa Lucia.
Festeggiamenti che hanno segnato un ritorno a tutte quelle iniziative pubbliche, come la processione della Santa tra i quartieri della città, che in periodo Covid sono state vietate. Il Pontificale, con una chiesa gremita e arricchito dalla presenza di autorità civili e militari, ha previsto il tradizionale discorso di “affidamento” del sindaco di Belpasso nel quale il primo cittadino Daniele Motta ha rivolto una preghiera invocando per la sua città e i suoi concittadini “l’amorevole autorità di Gesù Cristo con la luce chiara di Lucia, esempio che illumina i cuori”.
Motta ha ricordato i momenti belli degli ultimi cinque anni di mandato e quelli bui, questi ultimi, però, rinfrancati dalle “azioni di angeli che spesso hanno avuto un nome e un volto” come i volontari, anonimi cittadini che hanno soccorso nell’ombra le persone in difficoltà, piccoli gruppi che si sono distinti per senso civico e rispetto del territorio.
“Oh Lucia, non smettere di accompagnare questa città anche in futuro, accudiscila sempre, sorreggila sempre, amala sempre e fa che ogni cittadino possa avere la consapevolezza di essere amato dello smisurato amore di Dio, il solo che conduce al bene l’uno nei confronti dell’altr” ha concluso Motta.
Nell’occasione, il presidente della Fondazione Margherita Bufali ha svelato assieme al sindaco e all’Arcivescovo, la lapide commemorativa di Don Lorenzo Bufali, cittadino di Belpasso dal cuore nobile e generoso, 1° Barone di S.Lucia.
Naso bis sempre in primo piano “apparire” è la cosa più importante