La messa dell’Aurora durante la festa di Sant’Agata del prossimo 5 febbraio sarà dedicata ai morti di Covid per non dimenticare quanto accaduto nel periodo della pandemia.
È la prima novità ufficializzata dall’arcivescovo di Catania, Luigi Renna che ha annunciato la prossima festa di Sant’Agata, patrona di Catania, la sua prima festa alla guida della chiesa etnea.
Sarà il ritorno delle processioni in strada per la celebrazione di una Santa che richiama centinaia di migliaia di fedeli lungo le strade della città.
«Che sia la festa di un popolo che cammina insieme, rispettando le regole e senza protagonismi»: ha detto.
Sulle voci di scommesse effettuate in passato attorno al lato pagano della festa, mons. Renna è stato perentorio: «Sono un oltraggio alla fede e la benedizione di Dio non scenderà su queste persone». Renna ha anche rivolto un ammonimento ai componenti delle varie associazioni agatine e a quanti utilizzano in modo improprio i social.
«Il sacco bianco – ha spiegato – si porta con la coscienza pulita ha detto l’arcivescovo e la devozione non si misura dalla grandezza di un cero portato in processione, ma dalla luce di un cuore puro. Sant’Agata donna cristiana. Su questo si meditera’ durante le catechesi. Sul punto dolente degli orari di rientro del busto reliquiario della martire catanese in cattedrale che nel tempo si sono allungati l’arcivescovo invita a riprendere la bella tradizione dei nostri nonni».
Diverse, le novità inserite nel programma. Il pontificale contrariamente a quanto avvenuto in passato sarà celebrato dallo stesso arcivescovo. I soldi raccolti andranno per aprire casa Betania un centro per donne in difficoltà gestito dal centro Astalli e dalle suore Vincenziane. Il velo di Sant’Agata infine visiterà anche le periferie a partire dal quartiere di Librino toccherà pure le scuole e non solo quelle di Catania.