Il cattivo tempo si abbatte su Ischia, isola nel golfo di Napoli:
all’alba di ieri la pioggia caduta ha causato una frana a Casamicciola, in zona Santa Barbara.
La colonna di fango ha trascinato verso il mare tutto ciò che incontrava al suo passaggio. Il maltempo ha causato una vittima: si tratta di una donna non ancora identificata per le condizioni in cui è stato ritrovato il suo corpo. La vittima è stata travolta dal fango e trascinata via, i soccorritori hanno ritrovato il suo cadavere in piazza Maio. Sono stati, invece, salvati, madre, padre, e un neonato, dispersi dal mattino: i soccorritori li hanno recuperati e trasferiti al Rizzoli, l’ospedale dell’isola. In codice rosso anche un uomo travolto dal fango, il primo a essere salvato, ricoverato nel nosocomio ischitano. Nel primo pomeriggio di ieri altre 8 persone sono state recuperate. Si definisce la zona rossa per l’area colpita, mentre il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto lo stato di emergenza.
Sull’isola sono al lavoro i carabinieri e i vigili del fuoco e, nel corso della giornata di ieri, sono arrivati uomini e mezzi di soccorso: protezione civile, esercito, guardia costiera, e i rinforzi di pompieri e militari dell’Arma. L’intera zona colpita dalla frana è rimasta senza elettricità. Per precauzione, sono state evacuate anche le zone circostanti, in «via preventiva», ha spiegato il prefetto di Napoli, Claudio Palomba. La Prefettura ha individuato nel porto di Pozzuoli, sulla terraferma partenopea, il punto di partenza e di arrivo dei soccorsi per Ischia. Anche l’ospedale Santa Maria delle Grazie è in pre-allarme: in caso di necessità è già tutto pronto.
Il maltempo, intanto, rende difficili le operazioni di soccorso. «Le condizioni climatiche sono ancora molto impegnative, stiamo mandando mezzi sia via mare sia per il sorvolo aereo», ha fatto sapere il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La macchina della solidarietà si è messa subito in modo: albergatori, titolari di case vacanze e b&b hanno aperto le porte per accogliere gli sfollati.
