Nato a Militello (Catania) nel 1955, padre di tre figli, l’ex presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è il nuovo ministro per le Politiche del mare e del Sud, in quota FdI.
Bancario e giornalista pubblicista con studi universitari in Scienze della comunicazione, è di formazione cattolica, ed è cresciuto nelle fila della destra politica catanese. In Sicilia è stato presidente della Provincia etnea dal 1994 al 2003, collocandosi tra i protagonisti, insieme all’avversario politico Enzo Bianco (Pd), di una stagione di riscatto di quel territorio e del suo capoluogo nota come “Primavera di Catania”.
Per tre legislature è stato eurodeputato di Alleanza nazionale (1994-2009) e nel 2008 è entrato nel Consiglio comunale di Catania, come consigliere più votato. Tre anni dopo è chiamato a far parte del quatro governo Berlusconi, quale sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali. Nel 2012 è eletto deputato all’Assemblea regionale siciliana dove assume, per voto unanime, la presidenza della Commissione parlamentare Antimafia.
Nel 2014 è tra i promotori del Movimento politico autonomista #DiventeràBellissima, con il quale nel novembre 2017 diventa presidente della Regione Siciliana, sostenuto da una coalizione di centrodestra. È tra i fondatori dell’Isspe, l’Istituto siciliano di studi politici ed economici e ha scritto e pubblicato saggi di storia contemporanea. Dal 2020 è presidente della Commissione intermediterranea d’Europa, assemblea che riunisce una cinquantina di regioni di dieci diversi Paesi affacciati sul Mare Nostrum. La Commissione è espressione della Conferenza delle regioni marittime e periferiche.
Nonostante la lunga militanza nella destra, Musumeci ha annunciato il suo ingresso in Fratelli d’Italia solo a giugno 2022. Giusto un paio di mesi prima di dimettersi dal vertice di Palazzo d’Orleans per far convergere le elezioni regionali anticipate con le politiche del 25 settembre scorso. Musumeci non si è ricandidato per la Regione, ma per il Senato dove è eletto al Senato all’uninominale con il 36,4%, staccando di dieci punti l’avversaria del M5s e di oltre venti il civico Cateno De Luca.