Catania nella ‘top ten’ delle città dove cibo, luce e gas sono più cari: 701 euro in più per ogni famiglia

Catania nella ‘top ten’ delle città dove cibo, luce e gas sono più cari: 701 euro in più per ogni famiglia

Per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, saliti in Italia del 10,5%, equivalenti ad una mazzata pari in media a 592 euro in più su base annua, in molte città è andata ben peggio.

A guidare la classifica della città peggiori è sempre Cosenza, che aveva già vinto a luglio, dove cibo e bevande segnano un rialzo del 13,9% rispetto ad agosto 2021, +898 euro in termini di aumento del costo della vita per una famiglia media. Al secondo posto Ascoli Piceno, con un incremento dei prezzi del 13,4% e un aggravio annuo pari a 729 euro, al terzo Teramo dove mangiare e bere costa il +13% in più, pari a 695 euro.

Seguono Imperia (+12,8%, 685 euro), Terni (+12,7%, 762 euro), al sesto posto Arezzo (+12,6%, +708 euro), poi Macerata (+12,4%, 675 euro), Avellino (+12,2%, +782 euro). Chiudono la top ten Verona, Potenza e Catania, tutte e 3 con un’inflazione del 12,1% e una spesa aggiuntiva a famiglia pari, rispettivamente, a 654, 706 e 701 euro.

Sull’altro versante, la città più risparmiosa per mangiare e bere è Parma, dove i prezzi crescono «solo» del 7,6%, pari a 406 euro. Medaglia d’argento per Cremona (+7,8%, +446 euro) e sul gradino più basso del podio Bergamo (+8%, +458 euro). Al 4° posto Milano, +8,4% e un aggravio a famiglia pari a 457 euro.

Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

  1. Nel frattempo pizzerie e ristoranti sono pieni a tappo vuol dire che chi frequenta spesso questi locali di soldi ne guadagna molti chissà come li guadagna. Sull’aumento del pane nessuno si lamenta. Politici e associazioni di consumatori incompetenti e incapaci

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