Stromboli, dal 29 torna il ‘Marosi Festival: danza, musica e laboratori in un mosaico di iniziative

Stromboli, dal 29 torna il ‘Marosi Festival: danza, musica e laboratori in un mosaico di iniziative

Torna a Stromboli il Marosi Festival, il progetto interamente curato da artisti per realizzare un habitat dove il processo creativo genera l’incontro fra persone, geografie, professionisti del palcoscenico, linguaggi e opere.

Danza, musica, cinema, installazioni, performance, laboratori, sono le traiettorie che dal 29 agosto al 4 settembre accoglieranno le doti di questa quarta edizione – gli appuntamenti del 2020 e del 2021 sono stati sacrificati a causa della pandemia da SarsCov2 – e che ancora una volta porteranno sull’isola di Iddu ogni sorta di esperimento e sensibilità.
Nato da un’idea di Giulia Ferrato e sviluppato con Anna Basti e un team artistico/tecnico ogni volta mutevole, Marosi è una avventura estetica che, a lungo termine, ha l’obiettivo di formare un polo internazionale dedicato alla ricerca artistica e al processo creativo nel Sud Italia. Proprio a partire da un’isola, territorio spesso definito come liminare o marginale alle dinamiche produttive e distributive.

L’edizione 2022 avviene in una fase profondamente delicata per l’isola e i residenti, alla luce del grave incendio accaduto in primavera ma anche in seguito alla recente devastante alluvione. «La notte del 12 agosto – spiega Ferrato – una tormenta ha messo ancora una volta a dura prova Stromboli e i suoi abitanti. Dopo l’incendio del 25 maggio che ha annientato gran parte della vegetazione e della flora autoctona (riserva naturale UNESCO), enormi quantità di acqua e fango si sono riversate nelle strade, nelle case e nelle attività commerciali del paese, provocando ingenti danni e causando rischi per la vita dei cittadini. Marosi ha scelto di continuare il suo festival nella convinzione che in fasi di crisi l’arte e la cultura sanno offrire sollievo emotivo ai luoghi e ricucire i tessuti sociali feriti. È indispensabile che gli operatori artistico-culturali di un’isola fragile e potente qual è Stromboli non si tirino indietro in questo momento così tortuoso e difficile, perché oggi Stromboli ha bisogno della cura, dell’amore, dell’attenzione e della presenza di quante più persone possibile».

In questa edizione il Festival verrà sintetizzato ogni giorno al bar Ingrid all’orario di controra – dalle 14 alle 16 – in uno speciale format su Fango Radio (www.fangoradio.com) con gli interventi costanti e dinamici di Renato Grieco e Vera Borghini. Una stazione radio provvisoria, quindi, per raccontare il festival e i retroscena, a cominciare dalle esperienze degli artisti coinvolti e dalle reazioni dei cittadini isolani e dei visitatori. Giorno dopo giorno, il festival di arte performativa multidisciplinare si dipanerà attraverso una serie di itinerari, dall’alba a notte piena.
In questa dinamica polifonica, in cui i linguaggi si mescolano e coesistono, saranno protagonisti la coreografa Valeria Apicella in simbiosi con la fotografa Ilaria D’Atri, la performer italo-spagnola Annika Pannitto, il performer slovacco Peter Jasko, la coreografa-cantautrice Clara Furey, le coreografe-performer Maya m. Carroll e Chiara Orefice (con Stefano Costanzo).

Quindi i compositori/musicisti/ricercatori sonici Giovanni Lami, Giuseppe Cordaro con Icio Omegha, Pietro Santangelo e Stefania Alos Pedretti. A Maya Deren è dedicata una retrospettiva di film realizzati negli anni ’40/’50. Infine, le creazioni sospese tra corpo e immagine di Alessandro Soresini, Roy Carroll e Maya M. Carroll, Matteo Brizio con Vittoria Assembri. Per i laboratori che sapranno coinvolgere tanto gli adulti quanto i bambini, da non trascurare i segmenti pedagogici «Art & Community Kids – Meet the Choreographer» con Annika Pannitto e «Art & Community Adults», classi di movimento aperte alla popolazione a cura di Giulia Ferrato, Delfina De Lillo, Anna Basti e Valeria Apicella.

Il mosaico di Marosi Festival si compie con «Around A Process of Making», una call attraverso la quale sono state selezionate 6 proposte-ospiti in un percorso di ricerca. Tra i coach figurano Peter Jasko, Clara Furey, Maya m. Carroll e Annika Pannitto. Per il frammento «Into the Volcano», infine, l’ospite invitata è Stefania Alos Pedretti che si esibirà al festival con la performance RITUALS II costruita sull’isola stessa.

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