Sono sei le persone indagate per la morte di Nicolò Caruso, l’operaio specializzato dell’azienda Sirti, di 60 anni, morto folgorato la serata dell’11 agosto mentre eseguiva un intervento di riparazione su una linea di media tensione a Caltagirone.
Tra gli indagati due vertici romani e uno di Catania di E-Distribuzione S.p.a. (ex Enel Distribuzione), e due residenti nella contrada dove è stato eseguito l’intervento.
Il provvedimento è stato firmato dal sostituto procuratore Natalia Carozzo e dal procuratore Giuseppe Verzera nell’ambito dell’inchiesta aperta per omicidio colposo. La Procura di Caltagirone ha conferito l’incarico per l’autopsia al medico legale catanese Giuseppe Ragazzi(esame autoptico sarà eseguito domani)chiedendogli di accertare le cause del decesso e confermare che sia stato dovuto a folgorazione.
All’esame è stato ammesso ad assistere anche l’ingegnere Francesco Lo Faro, docente ed esperto in impianti elettrici a cui il Pm ha affidato il compito di accertare dinamica, cause e responsabilità dell’accaduto. Alle operazioni peritali parteciperà anche Antonino Trunfio quale medico legale di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società alla quale i familiari della vittima , tramite il consulente legale Giuseppe Nocita, si sono affidati per essere assistiti, unitamente, per la parte panale, all’avvocata Valentina Consolazione Campisano del Foro di Catania.
Caruso era dipendente da oltre quattro anni della Sirti Energia Spa, ma con alle spalle almeno trent’anni di esperienza maturata nel riparare ed eseguire manutenzioni su linee elettriche.