Il Mise replica alla Cgil sul caso Intel a Catania: “Affermazioni lesive. Da mesi non seguiamo più il dossier”

Il Mise replica alla Cgil sul caso Intel a Catania: “Affermazioni lesive. Da mesi non seguiamo più il dossier”

“Le affermazioni sul dossier Intel del segretario generale della Cgil della Sicilia Alfio Mannino e di quello di Catania Carmelo De Caudo sono destituite di ogni fondamento, basate sul completo travisamento dei fatti e gravemente lesive dell’azione svolta dal governo e dal ministero dello Sviluppo economico, anche nelle interlocuzioni con i soggetti coinvolti”.

A dirlo è il ministero dello Sviluppo economico in merito alle dichiarazioni fatte dalla Cgil Catania, sulla bocciatura di Catania come sede del nuovo insediamento della Intel che, secondo il sindacato, dovrebbe sorgere in Piemonte o in Veneto.

“Verrà pertanto – prosegue il Mise – prontamente posta in essere ogni utile iniziativa, anche di tipo legale, a tutela del ministero e dell’azione politica del ministro Giancarlo Giorgetti. Si ricorda, infine, che il dossier Intel, come noto, da mesi non è più seguito dal Mise ma da un altro ministro presso la presidenza del Consiglio”.

Mannino e De Caudo avevano sostenuto che il nuovo impianto di Intel, per il quale era candidata Catania, dovrebbe nascere in una delle regioni del Nord Italia, criticando il ministro Giorgetti di essere “attivo”nella trattativa con Intel a favore di Mirafiori.

“Un anno fa avevamo lanciato l’allarme, prevedendo quest’esclusione proprio a seguito delle indicazioni di un ministro- hanno detto I due sindacalisti- che anziché perseguire il bene comune e guardare ai territori con oggettività e distacco, ha preferito suggerire l’esito di un’importante operazione industriale che garantirà molti posti di lavoro. I lavoratori catanesi e i giovani esperti del settore, ringraziano”.

L’Italia ospitera una fabbrica avanzata di packaging e assemblaggio. L’investimento previsto è di circa 5 miliardi di euro, il 40% finanziato da risorse pubbliche messe a disposizione dall’Italia.

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