Elezioni regionali, Stancanelli e il paradosso della sua non candidatura alla presidenza: “Farneticante opposizione di La Russa”

Elezioni regionali, Stancanelli e il paradosso della sua non candidatura alla presidenza: “Farneticante opposizione di La Russa”

“Vorrei capire qual è la ‘ratio’ per cui un candidato gradito a tutta la coalizione e che risolverebbe le controversie in cinque minuti, debba trovare l’opposizione proprio del suo partito”.

In una intervista al quotidiano La Sicilia, l’eurodeputato ed ex sindaco di Catania ed esponente di Fratelli d’Italia Raffaele Stancanelli svela nei fatti l’interesse a essere il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana e si sofferma sul ‘paradosso’ politico secondo il quale tutti gli alleati del centrodestra sono concordi sul suo nome, fatta eccezione per il proprio partito. Nell’intervista
Stancanelli, addirittura, mette in dubbio perfino l’amicizia con La Russa, plenipotenziario di Giorgia Meloni, che ha confermato il no sul suo nome. Nell’intervista, l’ex sindaco di Catania non fa mai il nome di Nello Musumeci con il quale i rapporti politici sono ridotti ali minimo.

“Devo ringraziare innanzitutto il presidente Berlusconi e il senatore Salvini nonché tutti i vertici dei partiti alleati, che hanno espresso in più occasioni, in pubblico e in privato, apprezzamenti per la mia persona, considerandomi un uomo di sintesi e di garanzia per tutte le sensibilità della coalizione. Purtroppo lo stesso ringraziamento non posso rivolgerlo a La Russa, che con una violenta ostilità e una pervicacia prossima alla cattiveria, ha sempre affermato che io non posso essere candidato. È mio amico e spero rimanga tale. Dell’amicizia con La Russa, che anch’io consideravo solida, dopo le dichiarazioni di questi mesi incomincio a dubitarne…L’unica contestazione che La Russa in questa sua farneticante opposizione mi ha fatto è che sono gli altri a volermi e l’iniziativa non è stata presa da FdI. Quasi fosse una mia colpa godere dell’apprezzamento e della stima non solo della stragrande maggioranza di base e dirigenti del nostro partito, ma anche degli alleati. I quali, e questo La Russa non lo sa, vedono in me non soltanto l’amministratore apprezzato, ma anche il dirigente politico capace di dialogare con tutte le forze riconoscendo le ragioni diverse. Inoltre, e ciò a La Russa sembrerà strano, ambienti politici e culturali diversi e ostili , che non ci voteranno mai, purtuttavia guardano a Raffaele Stancanelli con rispetto e stima». «Purtroppo questa posizione di La Russa ha condizionato molto l’atteggiamento di Giorgia Meloni, che non ha ritenuto, nonostante le mie richieste, di dovermi incontrare per eventualmente chiarire o smussare angoli che non conosce”.

Stancanelli osserva che “non è mai esistita una mia autocandidatura. Anzi, alla proposta di disponibilità ricevuta ho sempre risposto che non poteva prescindere dalla mia volontà e da quella del partito….
“Nell’ottobre 2021, con chiarezza e lealtà, ho espresso personalmente a Giorgia le mie perplessità sulla ricandidatura dell’uscente (Musumeci, ndr), con ciò non volendo condizionare per nulla le scelte del partito. Il tempo mi ha dato ragione, ma vorrei precisare che da allora non c’è stata alcuna mia dichiarazione o intervista sull’argomento”.

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