«Intervenire direttamente nella non più sopportabile emergenza rifiuti, che sta soffocando Catania, coinvolgendo l’esercito per ripulire la città dai cumuli di spazzatura e la sanità militare per sanificare strade e piazze cittadine».
È quanto chiede al prefetto di Catania il movimento civico Fabbrica parlando di una «bomba ecologica alla quale assistiamo impotenti ed increduli».
«È già avvenuto a Napoli, a Palermo, nel Ragusano, ed è ora – aggiunge il movimento nella missiva – che accada anche a Catania, essendo oramai incalcolabili i danni alla città, non soltanto in termini di immagine, che già non ce ne sarebbe stato bisogno, ma anche dal punto di vista della sanità pubblica, della tutela dell’ambiente, del pericolo per la pubblica incolumità.
«Nei giorni scorsi – si legge ancora nel documento – alcuni cittadini hanno fatto ricorso alle cure dei Pronto Soccorso cittadini perché intossicati dai fumi dei rifiuti ai quali qualcuno aveva dato a fuoco, mentre alcuni siti della città sono intransitabili a piedi poiché dai cumuli di spazzatura, ancor più con le temperature e l’afa estive, promana una puzza nauseabonda. Inoltre, per agosto – osserva il movimento civico – il meteo prevede i primi fenomeni temporaleschi, non di rado estremi, con il rischio che i rifiuti finiscano dispersi ovunque e confluiscano nei torrenti per poi sversare in mare».