Un venditore di cimeli rock e altri due uomini sono stati accusati di aver tramato per vendere testi scritti a mano, presumibilmente di provenienza illecita, del noto brano `Hotel California´ e di altri successi degli Eagles.
I procuratori hanno affermato che il trio ha mentito alle case d’asta e agli acquirenti sulla provenienza dei manoscritti, istruendo la persona che aveva fornito il materiale su cosa dire. Nel frattempo, gli uomini avrebbero cercato di ostacolare gli sforzi del cofondatore degli Eagles Don Henley di recuperare gli oggetti. «Hanno inventato storie sull’origine dei documenti e sul loro diritto di possederli per trarne profitto», ha dichiarato il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg.
Tramite i loro avvocati, il banditore d’asta Edward Kosinski e i coimputati Glenn Horowitz e Craig Inciardi si sono dichiarati non colpevoli delle accuse di cospirazione. Kosinski e Inciardi sono stati accusati anche di possesso criminale di beni rubati, mentre Horowitz è stato accusato di tentato possesso criminale di beni rubati e di due capi d’accusa per aver ostacolato l’azione penale. Sono stati rilasciati senza cauzione. I loro avvocati insistono sulla loro innocenza.
«L’ufficio del procuratore distrettuale sostiene l’esistenza di una criminalità che non esiste e infanga ingiustamente la reputazione di stimati professionisti», hanno dichiarato gli avvocati difensori Antonia Apps, Jonathan Bach e Stacey Richman in un comunicato in cui promettono di «combattere vigorosamente queste accuse ingiustificate». Apps, che rappresenta Kosinski, ha poi definito le accuse «il caso penale più debole che abbia mai visto in tutta la mia carriera», caratterizzandolo come una «disputa civile» sulla proprietà.
«Nonostante sei anni di indagini sul caso, il procuratore distrettuale non ha incluso nell’accusa una sola affermazione fattuale che dimostri che il mio cliente ha fatto qualcosa di sbagliato», ha detto in una dichiarazione. La mole di documenti comprendeva gli appunti e i testi di Henley per `Hotel California´ e altri due singoli tratti dall’omonimo album di successo: `Life in the Fast Lane´ e `New Kid In Town´. I procuratori hanno valutato il valore del materiale pari a oltre 1 milione di dollari. Gli scritti sono «pezzi insostituibili della storia della musica» e «parte integrante dell’eredità che Don Henley ha creato nel corso dei suoi oltre 50 anni di carriera», ha dichiarato in un comunicato il manager di lunga data degli Eagles Irving Azoff. Ha ringraziato i procuratori per aver portato avanti un caso che espone «la verità sulle vendite di cimeli musicali di oggetti altamente personali e rubati, nascosti dietro una facciata di legittimità».