Condanne ‘pesanti’ da parte del Gup di Catania per gli appartenenti al clan Cappello nel processo, con rito abbreviato, scaturito dalle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale sulla sparatoria tra organizzazioni criminali contrapposte dell’8 agosto 2020 nel popoloso quartiere catanese di Librino.
Quella sera, le due organizzazioni criminali, gli appartenenti al clan Cappello e una frangia dei cursoti milanesi, si sfidarono a colpi di kalashnikov e pistole sparando centinaia di colpi. Sul selciato rimasero senza vita Luciano D’Alessandro, di 48 anni, e Vincenzo Scalia, di 29, e rimasero ferite un numero imprecisato di persone.
Queste le condanne:
Massimiliano Cappello 17 anni; Rocco Ferrara 16 anni e 8 mesi; Luciano Guzzardi 16; Salvuccio Junior Lombardo 15 anni, 9 mesi e 10 giorni; Gaetano Ferrara e Santo Guzzardi 15 anni e 4 mesi; Gaetano Nobili 15 anni, un mese e 10 giorni; Rinaldo Puglisi 14 anni e 8 mesi; Riccardo Pedicone e Gioacchino Spampinato 14 anni, 3 mesi e 10 giorni; Luciano Tudisco 14 anni; Sebastiano Cavallaro e Renzo Cristaudo 13 anni, 6 mesi e 20 giorni; Concetto Bertucci 10 anni. Il Gup ha assolto con la formula `per non avere commesso il fatto´ Mario Bonaventura e Giuseppe Romano. Un altro procedimento, col rito ordinario, è pendente davanti la quarta Corte d’appello di Catania.