Secondo il 1° Rapporto Censis-DeepCyber al 65% degli italiani è capitato di essere il bersaglio di mail ingannevoli tentativo di convincere le potenziali vittime a condividere dati sensibili. Le prenotazioni di viaggi e alloggi figurano fra le 5 attività digitali che i cittadini ritengono a più alto rischio per la sicurezza dei propri dati personali.
Polizia di Stato e Airbnb rinnovano anche nel 2022 la campagna di prevenzione per aiutare chi si affaccia per la prima volta alle prenotazioni online a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi.
«Con l’avvicinarsi del periodo estivo il numero delle persone che prenotano ed acquistano `in Rete´ viaggi e vacanze è in costante aumento – dichiara Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo. Purtroppo non sempre queste attività risultano immuni da rischi, cosi come rilevato dalle segnalazioni di truffa pervenute al portale della Polizia Postale www.commissariatodips.it»
«Talvolta – continua Gabrielli – si può cadere nella trappola di siti `civetta´ artatamente contraffatti o di singoli individui senza scrupoli, che pubblicizzano pacchetti vacanze a prezzi scontatissimi nascondendo vere e proprie truffe.
«Il nostro obiettivo – conclude il Direttore della Polizia Postale – è anche aiutare gli utenti a comprare in totale tranquillità indipendentemente dal proprio livello di informatizzazione. Per questo motivo abbiamo realizzato in collaborazione con Airbnb una guida online all’e-commerce sicuro con alcuni utili consigli e pratici suggerimenti per acquisti online senza problemi».
«Nonostante i 6 milioni di annunci attivi disponibili a livello globale, su Airbnb i tentativi di truffa sono estremamente rari e un team di assistenza è disponibile 24 su 24 a supporto degli ospiti. La riprova è che le frodi più comuni avvengono su altri siti e il nome di Airbnb è utilizzato per adescare la potenziale vittima perché è un marchio che trasmette fiducia», spiega Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia.
«E’ importante che sia i contatti tra host e guest sia i pagamenti avvengano sempre all’interno del nostro sito o dell’applicazione, come indicato dai nostri termini di servizio. Airbnb infatti trattiene la somma al momento della prenotazione, riversandola al padrone di casa solamente 24 ore dopo l’avvenuto check in».
La guida di Polizia di Stato e Airbnb, oltre ad offrire una panoramica delle truffe più diffuse (il proprietario dell’alloggio all’estero, annunci privi di recensioni ma accattivanti), si concentra sui consigli per evitare i raggiri.
Fra questi il prestare attenzione ai `siti clone´ con indirizzi `strani´, gli `alloggi esca´ di chi chiede, una volta giunti a destinazione, di cambiare sistemazione usando come scusa un problema improvviso, i link condivisi da altri siti o via mail, chi propone il pagamento di una caparra o il pagamento tramite bonifico invece che tramite carta di credito sul sito della multinazionale nata a San Francisco.