La piccola Elena non è stata uccisa in casa.
Sono infatti «da riporto», come si apprende dalla Procura di Catania, le tracce di sangue rinvenute nell’abitazione di Martina Patti, la 23enne rea confessa dell’omicidio della figlia Elena, di 5 anni, e quindi, a seguito degli approfonditi accertamenti eseguiti dai carabinieri del Ris, «si può con certezza escludere che l’omicidio sia avvenuto nell’abitazione» nelle campagne di Mascalucia, nel Catanese. Finora non è stata rinvenuta l’arma del delitto, probabilmente un coltello da cucina, non è ancora stata trovata.
Il sindaco di Mascalucia, Vincenzo Magro, ha proclamato il lutto cittadino per mercoledì prossimo, giorno in cui, nella Cattedrale di Catania, saranno celebrati i funerali della piccola Elena, la bambina di 5 anni uccisa dalla madre, Martina Patti, 23 anni, rea confessa.
La funzione sarà celebrata, a partire dalle 17, dall’arcivescovo metropolita Luigi Renna. In chiesa sarà presente anche una delegazione del Comune di Mascalucia, guidata dal sindaco Magro, accompagnata da un picchetto di vigili urbani con il Gonfalone del paese etneo. Secondo quanto si è appreso, la scelta della Cattedrale di Catania, dove sono custodite le reliquie di Sant’Agata, è legata alla devozione del padre di Elena nei confronti della Patrona della città.