Martina Patti, nell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip, ha confermato di avere ucciso la figlia Elena di 5 anni da sola nel luogo dove è stata trovata, «accompagnando la sua ricostruzione con molti non ricordo sulla dinamica che sembrano pretestuosi».
È, secondo quanto si apprende, la valutazione della Procura di Catania dell’udienza di convalida del fermo della donna per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. Il Gip Daniela Monaco Crea si è riservata la decisione sia sulla convalida del fermo sia sull’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti della donna. La decisione dovrà essere depositata entro domani.
Martina Patti, nell’interrogatorio davanti al Gip di Catania, ha sostanzialmente confermato gran parte di quanto detto nelle dichiarazioni rese a carabinieri e procura, ribadendo di avere ucciso, da sola, la figlia Elena, di 5 anni, nel luogo in cui il corpo è stato ritrovato. È quanto si apprende da fonti informate. In procura si sottolinea che «adesso non ci resta che attendere l’esito degli accertamenti tecnici, già sollecitati, e quelli dell’autopsia».
L’esame medico legale sarà eseguito nel pomeriggio nell’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania.