«Sono distrutto mi sento un vuoto dentro incolmabile ho sempre promesso a mia figlia che l’avrei tenuta al sicuro come ogni buon padre farebbe, avrei dato la vita al posto suo, l’ho chiesto a Dio, ma non accetta sostituzioni!
Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre. Tutti parlano dell’amore della mamma, ma nessuno parla mai dei sacrifici che fa un papà… Martina è un mostro non meritava una figlia come Elena speciale e unica in tutto! Elena vive! Ogni giorno! Dentro il mio cuore…».
Lo afferma il padre di Elena, Alessandro Del Pozzo, in una dichiarazione affidata alla sorella Vanessa.
Martina Patti, la 23enne accusata dell’omicidio della figlia Elena, di 5 anni, domani sarà sottoposta, in carcere, all’interrogatorio di garanzia per la convalida del suo fermo. L’udienza è stata fissata per le ore 9.30 dal Giudice per le indagini preliminari Daniela Monaco Crea. L’indagata è accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. Sempre domani, a partire dalle 08.30, sarà eseguita l’autopsia sul corpo della bambina nell’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania. La Procura e l’avvocato Gabriele Celesti, che difende la donna, hanno nominato i propri consulenti di parte.
La giovane è sorvegliata a vista nella sezione femminile della casa circondariale di piazza Lanza, è stata più volte chiamata in infermeria per il supporto psicologico, ma è serena e tranquilla.