Marco Bisogni, il pm dell’inchiesta sui concorsi truccati all’Università di Catania che ha coinvolto, oltre a docenti etnei e di diverse facoltà italiane, anche l’ex procuratore Vincenzo D’Agata e l’ex sindaco Enzo Bianco, sarà uno dei candidati di Unicost alle elezioni che si terranno probabilmente a settembre per il rinnovo del Csm.
La sua candidatura, assieme a quella di Roberto D’Auria giudice penale a Napoli, è una delle poche certezze della corrente di centro della magistratura, che attende di conoscere la data del voto e soprattutto come saranno organizzati i collegi elettorali prima di procedere al completamento della lista, su cui influirà anche l’esito delle primarie che si stanno tenendo nei vari distretti.
D’Auria è il vincitore delle primarie a Napoli che hanno coinvolto un magistrato su tre degli aventi diritto. Molto meno partecipata invece la consultazione a Milano che ha visto prevalere il procuratore per i minorenni Ciro Cascone sulla giudice Paola Ortolan. Mentre a Roma deve ancora svolgersi il «ballottaggio» tra il pm Maurizio Arcuri, difensore di diversi magistrati finiti sotto procedura di trasferimento d’ufficio o procedimento disciplinare per le chat con l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, e il giudice penale Michele Forziati.
In una situazione quanto mai fluida non si escludono sorprese dell’ultima ora: ci sono magistrati che stanno ancora valutando se scendere in campo e tra di loro ci sarebbe anche il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato.