Roccalumera, Alì Terme, Lungomare Santa Teresa di Riva, Spiaggia Lampare a Tusa, Acquacalda a Lipari, Furci Siculo (nuovo ingresso da quest’anno) tutte in provincia di Messina, Marina di Modica, Raganzino a Pozzallo, il primo tratto di Ciriga a Ispica, Marina di Ragusa nel Ragusano e, infine, il Lido Fiori Bertolino di Menfi, in provincia di Agrigento.
Tra gli 82 approdi turistici italiani premiati si distingue nell’Isola Capo d’Orlando. La Sicilia sale a undici Bandiere blu ma perde una posizione nella classifica delle 427 spiagge di eccellenza, piazzandosi al nono posto in Italia. L’elenco annuale è stilato dalla Foundation for Environmental Education, l’ong danese che assegna il premio in base a parametri di qualità come la salubrità dell’acqua ma anche la qualità dei servizi offerte.
Tra le novità della 36esima edizione, l’inserimento di un nuovo importante parametro tra gli oltre 30 criteri di valutazione. Si tratta dell’impegno sociale e dell’inclusività, rispetto ai quali, per stimolare i comuni, è stata coinvolta la Fondazione Dynamo Camp, una delle più importanti realtà italiane, attiva dal 2006, che offre gratuitamente programmi di terapia ricreativa rivolti a bambini e adolescenti affetti da malattie croniche, ai fratelli sani e alle loro famiglie. Soddisfatto per l’ingresso nella classifica il sindaco di Furci Siculo, Matteo Giuseppe Francilia «ottenuto grazie al duro lavoro dell’amministrazione comunale, della scuola e dell’intera comunità». «Anche noi con Goletta verde assegniamo le vele ai comprensori costieri, ma evidentemente in base a criteri più restrittivi.
L’anno scorso sono state appena 3-4 le località che hanno ottenuto le cinque vele e nessuna nella costa ionica, dove la situazione dei depuratori è allarmante. In generale in tutta la Sicilia c’è ancora molto da fare sulla qualità delle acque che in numerosi punti è pessima per il mancato funzionamento o il malfunzionamento degli impianti di depurazione», dice il presidente regionale di Legambiente Gianfranco Zanna.