Nonostante il pressing di Fdi, allo stato, non c’è ancora nessun vertice di centrodestra in vista per provare a risolvere il rebus Sicilia e a rimettere insieme i cocci di una coalizione sempre più divisa.
La spaccatura, infatti, resta sia sulla riconferma di Nello Musumeci alla presidenza della Regione, sia su chi candidare a Palermo, dove in campo ci sono l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, nome ufficializzato da Fi-Lega e sostenuto anche da Noi con l’Italia di Saverio Romano più Totò Cuffaro (si attende l’ok degli autonomisti di Raffaele Lombardo) e il `civico´ Roberto Lagalla, sponsorizzato dall’Udc e su cui potrebbe convergere pure Fdi se Giorgia Meloni non dovesse incassare il sì a Musumeci.
Per adesso, l’unico vertice convocato è quello del centrodestra di governo sulla delega fiscale e il nodo catasto, che si dovrebbe tenere oggi pomeriggio alle 17, forse in presenza (negli uffici del senatore e leader della Lega Matteo Salvini) o via zoom senza Silvio Berlusconi, che si è videocollegato all’incontro preparatorio, sempre in materia fiscale, svoltosi oggi tra Lega e Fi.
Nulla si sa, dunque, di un incontro a tre, Meloni Silvio Berlusconi e Salvini, invocato anche ieri da Ignazio La Russa, cofondatore di Fdi ed emissario meloniano in Sicilia. L’impressione è che i leader si possano vedere a Milano, visto che Meloni sarà da venerdì fino al primo maggio nel capoluogo lombardo per la Conferenza programmatica del suo partito e il Cav non si muoverà da Arcore, mentre Salvini nel weekend torna sempre in città per stare con la famiglia.