«Allo stato c’è una situazione di stallo. Non c’è nessuna novità risolutiva o di coesione. Gli unici che possono riesaminare la questione siano i leader Berlusconi, Meloni e Salvini».
Lo afferma all’AdnKronos il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri in merito alle fibrillazioni interne al centrodestra siciliano in vista delle elezioni regionali del prossimo autunno attorno alla scelta del candidato presidente e sulle prossime amministrative di giugno che interesseranno Palermo e Messina.
«Va detto poi – aggiunge Gasparri- che in Sicilia i soggetti non sono solo i tre partiti nazionali ma c’è Diventerà Bellissima, c’è l’Udc che in Sicilia ha una particolare forza, ci sono Raffaele Lombardo, Totò Cuffaro e ‘galassie’ varie. Le ‘teste da sincronizzare’ sono otto-nove».
«Ad ora, per come stanno le cose – evidenzia infine il senatore forzista- si prospetta una candidatura, quantomeno duplice, a Palermo con Cascio e Lagalla, senza sapere cosa farà Fratelli d’Italia se insisterà o meno sulla Varchi, e inoltre, per la Regione, con la pregiudiziale di Fdi sul nome di Musumeci».
«Le elezioni in Sicilia- conclude Gasparri- non sono una banalità anche perché nell’isola i termini di presentazione delle liste è più lungo che nel testo d’Italia sino a venticinque giorni prima delle elezioni. Questo potrebbe spingere, per le amministrative ad un altro mese di ‘passione’…».