Catania, Caritas attiva collaborazione con associazioni animaliste per favorire l’accoglienza dei ‘senza dimora’ con cani e gatti

Catania, Caritas attiva collaborazione con associazioni animaliste per favorire l’accoglienza dei ‘senza dimora’ con cani e gatti

Nei giorni scorsi, la Caritas Diocesana ha avviato una serie di collaborazioni destinate ad agevolare fratelli e sorelle senza dimora che decidono di evitare l’ingresso nelle strutture di accoglienza o da familiari o amici per non abbandonare gli animali che sono diventati inseparabili compagni di vita.

Dopo un monitoraggio a livello cittadino, realizzato dagli operatori dell’organismo diocesano, sono state diverse le associazioni animaliste e anche i privati disponibili a prendersi cura dei fedeli amici a quattro zampe delle persone senza dimora, anche per uno stallo temporaneo nell’ottica dell’avvio di un percorso di vita autonoma.

Catania, Caritas attiva collaborazione con associazioni animaliste per favorire l’accoglienza dei ‘senza dimora’ con cani e gattiUn impegno che è stato consolidato nel corso di una donazione di alimenti per felini destinata all’associazione “Le AristoGatte”, vero e proprio punto di riferimento cittadino per i gatti randagi da oltre un decennio, grazie alla costante presenza delle volontarie e all’infaticabile lavoro della presidente Vera Russo. «L’associazione è nata dieci anni fa – ha spiegato – come esigenza derivata dall’assenza di realtà deputate all’accudimento degli animali, in particolare dei gatti. Da noi tutti i nostri amici sono seguiti quotidianamente anche col supporto dei veterinari. Cominciamo questa collaborazione con la Caritas perché è importante far capire che noi operiamo con tutte le parti del sociale, vogliamo essere sempre dalla parte di chi ha bisogno e quindi questo rapporto sarà fondamentale per rafforzare la rete delle associazioni».

Qualche settimana prima, un’altra sostanziosa donazione di cibo per cani era stata destinata a un fratello senza dimora che ormai da anni cura oltre venti randagi in uno spazio di terra, dedicandogli la massima attenzione e provvedendo, con l’ausilio di veterinari volontari, a vaccini, microchippatura e controlli periodici. «I randagi sono come me, anche per questo accolgo tutti e non rifiuto mai nessuno – ha spiegato – e spero un giorno di poter ottenere in maniera ufficiale uno spazio da dedicare a loro e di coinvolgere tante persone senza dimora come me in una piccola attività che ci permetta e di sostenerci e di portare benessere ai nostri fedeli amici».

La Caritas Diocesana di Catania, inoltre, ormai da anni contribuisce in modi differenti alla tutela di cani e gatti dei fratelli senza dimora, fornendo donazioni dedicate sulla base delle forniture alimentari ricevute per uso animale e dando le indicazioni utili per le vaccinazioni, la microchippatura e il contatto con un veterinario. «Fratelli e sorelle che vengono in Caritas – ha spiegato Salvo Pappalardo, responsabile attività in Caritas – spesso hanno un grande supporto emotivo nella presenza di un cane o, a volte, di gatti a cui magari portano del cibo. A volte per non perderli preferiscono restare fuori dai circuiti familiari o associativi di accoglienza. Noi abbiamo iniziato a programmare una serie di collaborazioni con enti cittadini per accogliere la loro disponibilità a uno stallo anche provvisorio per gli animali di quelle persona senza dimora che decidono di iniziare un percorso nella speranza poi di rendersi autonomi e di riprendere i loro amici».

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