La notizia arriva all’improvviso, nel mezzo di un sabato pomeriggio senza calcio per la sosta della Nazionale, con i tifosi ancora frastornati dall’esclusione degli azzurri dal Mondiale.
Una conferenza stampa convocata a sorpresa, a mezzogiorno, e Sinisa Mihajlovic fa l’annuncio che nessuno avrebbe voluto sentire:
rischia una ricaduta della malattia, la leucemia che lo aveva colpito nel 2019 e dalla quale sembrava uscito definitivamente. Il tecnico del Bologna spiega: «Dopo che due anni e mezzo fa sono stato colpito da leucemia mieloide e sottoposto a trapianto di midollo, la mia ripresa è stata ottima, ma purtroppo queste malattie sono subdole e bastarde, e dalle ultime analisi sono emersi campanelli d’allarme: potrebbe esserci il rischio di una ricomparsa. Per evitare che questo possa accadere, mi è stato consigliato di intraprendere un percorso terapeutico».
Mihajlovic sarà ricoverato al Sant’Orsola di Bologna, dove sarà seguito dalla dottoressa Bonifazi, ed è fiducioso, al punto che ha usato una metafora calcistica:
«Questa volta non entrerò in tackle, come due anni e mezzo fa, su un avversario lanciato, ma giocherò d’anticipo per non farlo partire».
«Il percorso della vita è così, a volte di incontrano buche improvvise, si può cadere ma bisogna avere sempre la forza di rialzarsi e riprendere il cammino», ha aggiunto sottolineando che «due anni e mezzo fa a stento sono riuscito a trattenere le lacrime, stavolta sono sereno, so quello che devo fare. La malattia è molto coraggiosa per tornare ad affrontarmi: io sono qua, se non gli è bastata la prima lezione gliene darò un’altra».
Il tecnico continuerà comunque a seguire la squadra, anche a distanza, e si è fatto allestire nella stanza dove sarà ricoverato tutto il necessario per farlo:
«Spero che i tempi siano brevi, io farò di tutto per renderli ancora più veloci, ma dovrò sicuramente saltare alcune partite. Ho già fatto allestire nella stanza del reparto che mi ospiterà tutto il necessario a livello tecnologico per seguire la squadra».
Mihajlovic ha concluso parlando proprio del Bologna e di quello che c’è da fare:
«Sicuramente questo inizio 2022 non è stato fortunato ma non dobbiamo piangere né io ne la squadra, perché è nelle difficoltà che si misura il coraggio. Loro sono bravi ragazzi e bravi giocatori, chiedo anche ai meravigliosi tifosi del Bologna di sostenerli e aiutarli. Nessuno di noi mollerà un centimetro, risaliremo in classifica e io tornerò presto con la squadra e con tutti voi. Ora chiedo di rispettare la mia privacy».