Catania, vertenza Pfizer: sindacati chiedono un tavolo nazionale. Esuberi fanno temere disimpegno su vasta scala

Catania, vertenza Pfizer: sindacati chiedono un tavolo nazionale. Esuberi fanno temere disimpegno su vasta scala

I segretari generali dei sindacati dei chimici chiedono un tavolo nazionale sulla vertenza che riguarda la Pfizer di Catania.

«Non è una questione regionale, lo vogliamo ribadire forte e chiaro. Non c’è un elemento, del comportamento della multinazionale farmaceutica statunitense, che induca a pensare questo.

Dalla dimensione del gruppo alla presenza in vari stabilimenti in Italia, la portata di questa decisione ci fa credere che gli esuberi siano solo l’inizio di un percorso di dismissione del sito e di disimpegno dal Paese»: hanno spiegato i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Paolo Pirani riguardo ad alcune affermazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Giorgetti, comparse sui media nei giorni scorsi.

«La pandemia – proseguono – ci ha dimostrato quanto delicati siano i processi di produzione dei farmaci. E, soprattutto, quanto i presidi industriali siano rilevanti per garantire un’indipendenza sanitaria. Questo è un paese che nel corso degli anni ha pagato salato il prezzo della perdita di pezzi nevralgici della ricerca farmaceutica, dismettere anche le produzioni significa allontanare ulteriormente l’Italia dal centro decisionale. È necessario difendere questo settore». I tre segretari «invitano i ministri Giorgetti ed Orlando ad aprire rapidamente un tavolo interministeriale su questa vertenza, non solo per salvaguardare l’occupazione in un’area depressa del paese. Ma per puntare al rilancio di un settore che ora, più che mai, ha bisogno di investimenti pubblici e privati e di infrastrutturare nuova ricerca, riportando l’Italia ad occupare il ruolo internazionale che le compete».

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