Ucraina, Zelensky parla di ‘punto di svolta strategico’ e prevede sconfitta russa. Putin assolda ‘volontari’ dal Medio Oriente

Ucraina, Zelensky parla di ‘punto di svolta strategico’ e prevede sconfitta russa. Putin assolda ‘volontari’ dal Medio Oriente

La guerra in Ucraina è giunta a «un punto di svolta strategico», ha affermato il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky, continuando a prevedere una sconfitta russa.

Di certo Mosca si ritrova costretta a riorganizzare le truppe. Le migliaia di «volontari» in arrivo dal Medio Oriente hanno il probabile scopo di sostituire coscritti e giovani reclute poco addestrate e ancor meno motivate.

Non si è intanto materializzata l’offensiva bielorussa che Kiev aveva previsto per questa notte, dopo l’apparente tentativo russo di trascinare l’alleato nel conflitto con un `false flag´. Il presidente Alexander Lukashenko, per quanto fedele al Cremlino, sembra esitare: una processione di bare di ritorno a Minsk darebbe un duro colpo al suo già vacillante consenso interno. – KIEV Continuano a registrarsi combattimenti a Nord Ovest di Kiev, mentre il grosso delle forze di terra russe si trova a circa 25 chilometri dal centro della capitale ucraina, riferisce l’intelligence britannica.

«Elementi della grande colonna russa a Nord di Kiev si sono dispersi», si legge nell’ultimo bollettino, «questo è un probabile tentativo russo di circondare la città. Potrebbe anche essere un tentativo russo di ridurre la sua vulnerabilità ai contrattacchi ucraini, che hanno fatto pagare uno scotto significativo alle forze ucraine». I difensori sono pronti all’assedio e hanno scavato posizioni difensive lungo tutte le principali linee di comunicazione che portano in città e sparso trappole anticarro. I sobborghi della capitale continuano a essere bersaglio di intensi bombardamenti.

DNIPRO -I sistemi di difesa aerea di Dnipro hanno respinto l’attacco missilistico russo di stamattina e non è stata registrata nessuna vittima. Lo riferisce il sindaco della città fluviale, Boriys Filatov. – MYKOLAIV La città a Est di Odessa è stata sottoposta a pesanti bombardamenti notturni ma la colonna di mezzi terrestri diretta nella sua direzione non ha fatto progressi significativi. Le autorità ucraine hanno accusato la Russia di aver danneggiato un ospedale oncologico e diversi edifici residenziali. – KHARKIV La seconda città ucraina, pur sotto un pesante fuoco d’artiglieria, continua a resistere. Gli analisti riferiscono di una situazione di stallo. Nel quadrante Nord Est, nemmeno i bombardamenti notturni su Chernihiv e Sumy sembrano aver portato a risultati strategici di rilievo.

DONBASS E CRIMEA

– La Russia ha iniziato a mobilitare le truppe nella penisola annessa nel 2014 e nei territori separatisti e sta trasferendo a Ovest unità militari dal centro e dall’Est del Paese per poter disporre di maggiori riserve. Lo riferisce il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov. (AGI) – MARIUPOL Dopo dodici giorni di assedio la strategica città portuale è senza acqua, gas, elettricità o comunicazioni. La situazione è «quasi disperata», ha avvertito Medici senza frontiere. Zelensky continua ad accusare le truppe russe di non consentire né le evacuazioni né le consegne di aiuti umanitari. Secondo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, i civili morti dall’inizio dell’assedio sono 1.852.

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