A seguito dell’emergenza Ucraina il Comune di Belpasso ha avviato una interlocuzione con la Prefettura di Catania, ma anche con tutti gli organi preposti, le associazioni, i volontari, per organizzare le risposte necessarie a fronteggiare l’emergenza umanitaria sviluppatasi in conseguenza alla guerra in terra ucraina.
“Le immagini di questa assurda guerra sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, quotidianamente – afferma il sindaco Daniele Motta – ma l’indignazione che tutti noi proviamo, almeno per gli organi competenti, si deve tradurre in immediata risposta organizzativa con interlocuzioni ufficiali continue e precise azioni di coordinamento. Un lavoro che si va ad aggiungere a quello ordinario e straordinario di cura e crescita di una città e dei sui cittadini che mai deve essere lasciato al caso”.
Con l’obiettivo di razionalizzare gli aiuti solidali e monitorare il flusso di profughi, l’amministrazione comunale ha chiesto ai cittadini belpassesi, a partire da lunedì 14 marzo di comunicare (mediante i contatti 095/7051213 e la mail: [email protected]) se si sta ospitando in casa propria uno o più cittadini ucraini (indicare le principali generalità); fornire l’eventuale disponibilità all’accoglienza e al sostegno di uno o più cittadini Ucraini nelle proprie case; segnalare profughi Ucraini in arrivo sul territorio di Belpasso al solo scopo di aiutarli e sostenerli. Il Comune di Belpasso si occuperà di raccogliere queste informazioni e inviarle settimanalmente alla Prefettura di Catania e contestualmente intervenire in caso di richieste urgenti.
La registrazione dei cittadini ucraini, inoltre, sarà fondamentale per la formazione di una banca dati utile non solo per il monitoraggio delle presenze, ma anche per dare il via ad azioni ed interventi di tipo sanitario (tamponi, vaccini, cure mediche) e di tipo scolastico per i minori. Ricordiamo, infine, che Belpasso si è già mossa per far pervenire le proprie donazioni direttamente in territorio ucraino, al confine con la Polonia. È infatti in partenza un camion con la prima raccolta, 900 kg fra medicine, prodotti, cibo. Presto ne partirà un secondo.
“Rinnovo il mio più sentito ringraziamento ai miei concittadini – ha detto il sindaco – che, nonostante le continue emergenze, si dimostrano sempre pronti e reattivi nell’aiutare chi ha più bisogno”. I centri destinati alla raccolta sono il centro COM di via Carmelo Magrì, aperto il martedì e giovedì; centro di aggregazione in via Emanuela Setti Carraro, a Piano Tavola, il venerdì dalle 15.00 alle 19.00; inoltre si può fare ricorso ai “carrelli solidali” presenti in molti supermercati del territorio.
I beni di cui necessitano i profughi Ucraini sono medicinali(tachipirina, antidolorifici, disinfettanti, antinfiammatori, antibiotici, garze, bende, cerotti). Prodotti per l’igiene (pannolini, assorbenti, carta igienica, salviette umidificate, dentifrici, spazzolini (tutto nuovo e chiuso).Cibo in scatola e cibo secco (pasta, riso, legumi, biscotti, marmellate, latte).