Il montaggio della struttura in ferro che dovrebbe provvedere a illuminare dall’esterno il Castello Normanno sta provocando un vespaio di polemiche senza precedenti.
La ditta che sta lavorando per procedere all’illuminazione dell’intera collina storica, nelle scorse è intervenuta sulla Torre Normanna, in cima alla quale ha collocato, nel terrazzo, una serie di strutture in ferro: una dal lato del Castello che si affaccia verso la Chiesa Madre, l’altra dal lato dove si trova l’ingresso del Dongione.
Non è chiaro se questo tipo di montaggio sarà effettuato anche sulle altre due facce del Castello.
L’obiettivo è quello di illuminare dall’alto la Torre Normanna. Un tipo di lavoro mal digerito come è possibile leggere sui social: “ FERMATEVI, FERMIAMOLI, FERMATELI, prima che sia troppo tardi” scrive il circolo PD di Paternò sulla propria pagina “Facebook”.
Il gruppo consiliare “Alleanza per Paternò” scrive sulla propria pagina social “Abbiamo sperato sino all’ultimo si trattasse di un fotomontaggio… abbiamo sperato e pregato che fosse così. Purtroppo amiche e amici, Vi diamo il triste annuncio che trattasi di foto REALE. Non possiamo accettare che un bene di grande rilevanza storica possa essere trattato alla stregua di un cartellone pubblicitario tipo 3×6 o meglio 3 x12 !!!. A questo punto ci auguriamo il prossimo passo non sia la facciata con cappotto termico colorata”.
Sdegno e rabbia vengono espressi anche dai singoli cittadini.
Da quanto si apprende, al Parco Archeologico di Catania e delle ACI, l’ente “proprietario” del Dongione, non sarebbe arrivata alcuna richiesta per procedere alla realizzazione di un simile progetto. La Soprintendenza si sarebbe espressa favorevolmente con tutte le prescrizioni del caso come hanno evidenziato dall’ente comunale di Paternò