Covid, in Italia casi in calo ma aumentano ricoveri e decessi: tamponi per i profughi dell’Ucraina

Covid, in Italia casi in calo ma aumentano ricoveri e decessi: tamponi per i profughi dell’Ucraina

Casi Covid in calo ma decessi e ricoveri in aumento, segni questi che la presa del virus sul Paese si è allentata ma non ancora completamente.

Il tutto mentre l’Italia torna in bianco e inizia il conto alla rovescia per la fine dello stato di emergenza.

A dirlo sono i dati del ministero della Salute: 22.083 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, in calo rispetto ai 35.057 del giorno prima e 130 i decessi, in aumento rispetto ai 105 del giorno prima, dato che porta a 156.017 il computo delle vittime italiane da inizio pandemia.

In lieve calo il tasso positività su tamponi, che con 188.274 test processati, si attesta all’11,7% (-0,1%). A preoccupare sono i numeri dei ricoveri che sono tornati a salire: +7 le terapie intensive in Italia con 610 ricoverati e 35 nuovi ingressi, +161 i pazienti in reparto per un totale di 8.989. In calo anche i guariti, passati a 30.513 dai 38.274 di domenica.

Tornano però sotto quota un milione le persone in isolamento domiciliare (998.761), grazie al calo degli attuali positivi con -7.981 in 24 ore per un complessivo di 1.008.360 alle prese con il virus.
Qualcosa dunque sta cambiando in meglio, anche se con lentezza, ma la sfida al Sars-Cov2 non è ancora finita. «Siamo in una fase diversa di gestione del Covid-19, ma io come è noto sono prudente, ho difficoltà a dire `è la fine´, perché non sappiamo fino in fondo a che punto siamo di questa storia», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza intervenuto alla cerimonia di insediamento del nuovo Consiglio Superiore di Sanità. «È chiaro che l’altissimo tasso di vaccinati ci mette nelle condizioni di poter gestire una pandemia, che però ancora richiede grande attenzione», ha ricordato.

Attenzione che ora dovrà essere rivolta ai profughi in arrivo dall’Ucraina massacrata dalla guerra.

«A oggi sono più di 10mila i profughi che hanno raggiunto il nostro Paese e sui territori le Regioni e la Protezione Civile hanno attivato una serie di attività e strutture creando le condizioni affinché ci sia un’assistenza anche dal punto di vista sanitario», ha assicurato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a Tg2 Italia. «Per coloro che arrivano, ovviamente, è previsto anche il tampone per fare una verifica e tracciare la situazione del Covid», spiega Costa. «Mettiamo a disposizione la vaccinazione. Nei prossimi giorni valuteremo la situazione, i dati. Ma oggi la priorità assoluta è offrire un rifugio sicuro a queste persone».

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