Continua l’esodo dall’Ucraina e sono oltre 15 mila le persone in fuga dalla guerra che hanno già raggiunto l’Italia.
Un flusso in continua crescita che ha fatto registrare nella giornata di sabato 3000 arrivi, con tante città impegnate nell’accoglienza.
Le principali destinazioni sono i grandi centri, come Roma, Milano, Napoli, Bologna: cercano perlopiù assistenza temporanea, nella speranza di poter presto tornare a casa, e tante delle persone in fuga dall’Ucraina arrivano in Italia per raggiungere parenti che già vivono qui. Sono infatti circa 240 mila gli ucraini residenti nel paese.
Al momento «la situazione è gestibile», assicura il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, chiarendo che l’Italia è pronta ad affrontare anche numeri destinati a crescere, con l’apertura dei corridoi umanitari. Alle Regioni spetta l’organizzazione dei controlli sanitari, che passano anche per i tamponi e l’offerta della vaccinazione anti-Covid, anche in considerazione del basso tasso di immunizzati, che in Ucraina non raggiunge il 35%.
Il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, fa sapere che «le prefetture potranno, in caso di massiccio afflusso di profughi ucraini» individuare «strutture ricettive idonee, e per velocizzare il processo potranno farlo anche in deroga a precedenti schemi di capitolato». Inoltre «le prefetture si raccorderanno con i commissari per ottimizzare, anche in riferimento all’evoluzione e relativo allentamento della crisi pandemica, l’utilizzo di strutture già allestite per l’emergenza Covid», per l’assistenza dei rifugiati.
Intanto è in arrivo in Ucraina il secondo carico di aiuti umanitari organizzato dalla Croce Rossa Italiana. Due operatori Cri sono partiti all’aba di domenica con un tir di medicine e materiali logistici e sanitari richiesti dalla Croce Rossa di Kiev: «E’ un vero e proprio ponte umanitario – sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc) – quello che la Cri sta mettendo in campo in questi drammatici giorni, senza sosta, per essere al fianco della popolazione ucraina. Tutto questo è possibile anche grazie alle donazioni verso le nostre raccolte fondi».
Infine prosegue, sotto il coordinamento della protezione civile, l’arrivo di aiuti nelle aree di confine con l’Ucraina, dove dall’Italia sono state spedite in settimana 200 tende, con mille posti letto e 170 pallet di farmaci e materiale medico.