Se si tornasse alle urne per le elezioni politiche, Fratelli d’Italia sarebbe oggi, con il 26 per cento, primo partito in Sicilia.
Cinque punti in più del Movimento 5 Stelle, attestato in questa fase al 21 per cento. Il Partito Democratico avrebbe, invece, il 18,2 per cento, Forza Italia il 14 per cento e la Lega otterrebbe il 9 per cento. E il peso odierno dei partiti nella fotografia regionale scattata nell’Isola dal Barometro politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento. La rilevazione tiene conto di due fattori: la recente confluenza in Fratelli d’Italia di `Diventerà Bellissima´, il movimento del presidente della Regione Nello Musumeci, e il ritorno annunciato di LeU-Articolo 1 nel Pd. Nel voto per le Politiche, in attesa del posizionamento dell’Mpa di Lombardo, le altre liste restano per il momento sotto il 4 per cento.
Si rileva, intanto, una disaffezione crescente dei siciliani con un’affluenza stimata al 57 per cento: in calo di 6 punti rispetto al 2018. Analizzando i trend dell’Istituto Demopolis dalle Politiche del 2018 ad oggi, risalta – in Sicilia ancor di più che nel resto del Paese – la crescita del partito di Giorgia Meloni che, beneficiando anche del ruolo di quasi unica opposizione, passa in 4 anni dal 3,8 per cento del 2018 al 19 per cento dell’ottobre scorso sino al 26 per cento odierno. Il Movimento 5 Stelle, che da mesi attraversa una fase complicata a livello nazionale, riduce in modo significativo i propri consensi, pur ottenendo nell’Isola, con il 21 per cento, un dato superiore di 8 punti rispetto all’attuale media italiana.
Il Pd, sia pur in crescita rispetto al 12 per cento del 2018, resta terzo partito con il 18,2 per cento. Altalenante, infine, secondo l’analisi Demopolis, il peso della Lega, dal 5,4 per cento di 4 anni fa al 21 per cento delle Europee sino al 9 per cento di oggi.