«Avevamo detto sin dall’inizio che nei confronti dei termovalorizzatori, non avevamo particolari simpatie e nemmeno antipatie.
Abbiamo avviato un esperimento con la differenziata, abbiamo trovato al momento del nostro insediamento un tasso intorno al 19% in Sicilia, oggi siamo intorno al 47%. È un dato politico importante perché il governo ha richiamato i comuni alle sue responsabilità con due ordinanze. Prima del nostro arrivo la Sicilia aveva fra attive o appena dismesse 511 discariche. Nel febbraio del 2022 di quest’anno siamo arrivati al 47%, lo scorso anno eravamo al 42%. Arriveremo al 50%».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso della conferenza stampa sul tema dei termoutilizzatori, organizzata insieme all’assessore all’Energia, Daniela Baglieri a Palazzo d’Orleans a Palermo.
«Questa politica di condivisione con i comuni – prosegue – in alcune zone dell’isola, ha superano il 70% di differenziata, come avviene in diverse regioni del nord. Per le norme comunitarie però dobbiamo ambire al 70%. Ad oggi nelle tre città metropolitane, la percentuale va dal 18% al 25%. Nel rilevamento fatto a febbraio Catania è passata dal 22% al 40%. Messina ha il 50% e Palermo ha il 18%. Tutto questo non può bastare, abbiamo ancora troppa spazzatura negli impianti esistenti e nelle discariche, anche se abbiamo attuato la differenziata. Servono quindi i termoutilizzatori», conclude Musumeci.