Sanremo, anche gli ascolti sono da ‘Brividi’: 64,9% di share per la serata del trionfo di Mahmood & Blanco

Sanremo, anche gli ascolti sono da ‘Brividi’: 64,9% di share per la serata del trionfo di Mahmood & Blanco

L’Inno di Mameli, Sabrina Ferilli `leggera´, la condanna degli hater e le canzoni di Marco Mengoni, le polemiche (francamente evitabili) sull’esibizione di Gianni Morandi e Jovanotti, Amadeus che consegna un mazzo di fiori alla moglie, in prima fila, e la bacia, gli omaggi a Lucio Dalla e Raffaella Carrà, il Fantasanremo (con la vera zia Mara, la Venier):

sono le istantanee dell’ultima serata della settantaduesima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo, che chiude una kermesse dai grandi numeri, con lo share sempre in aumento e in alcuni momenti da vero e proprio record. Tante emozioni, il ritorno del pubblico in sala, tante belle canzoni (ma non tutte), grande musica con la serata delle cover.

Per la cronaca hanno vinto, come ampiamente annunciato, Mahmood & Blanco, con «Brividi», al secondo posto Elisa con «O forse sei tu», in terza posizione Gianni Morandi con «Apri tutte le porte». Ma l’edizione del Festival 2022, la seconda in tempi di covid, consegna agli archivi tante altre cose. E, soprattutto, può rappresentare l’inizio, magari ancora con le dovute accortezze, di un ritorno verso la normalità. L’entusiamo e la gioia degli spettatori in teatro, mai com quest’anno `presenti´ dall’inizio alle fine di tutte le cinque serata, e gli appelli di vari artisti, sono la tangibile testimonianza della voglia di tornare a suonare e cantare, di assistere a spettacoli e concerti, di far rivivere un settore fermo o quasi da molto, troppo tempo. Alla terza conduzione, poi, il presentatore e direttore artistico Amadeus, davvero in grande spolvero, ormai si può senza ombra di dubbio considerare l’erede di Pippo Baudo.

Ha portato sul palco dell’Ariston Checco Zalone e la sua originale comicità, l’energia positiva di Jovanotti, che tra l’altro ci ha regalato la straordinaria poesia di Mariangela Gualtieri «Bello mondo», il mini-concerto di Cesare Cremonini; e poi Drusilla, con il commovente monologo sull’unicità, l’attrice Maria Chiara Giannetta che si emoziona accanto a quattro non vedenti che, in maniera disarmante, ci hanno fatto capire che la disabilità, in realtà, non ha alcun limite, Lorena Cesarini, certo un po’ imbranata come `valletta´ ma decisa, anche se spesso in lacrime, a denunciare il razzismo senza se e senza ma. E poi la vita di tutti i giorni, portata sul palco con semplicità dalla carabiniera Martina Pigliapoco, che poco tempo fa ha salvato dal suicidio una giovane madre, soltanto con la forza delle parole e dei valori, Tante fotografie di un festival, senza la presenza di superospiti stranieri, che rappresentano davvero l’eccellenza, e non solo del mondo dello spettacolo del «Made in Italy». Il tutto confezionato dalla Rai, azienda spesso discussa o al centro di polemiche di vario genere, ma comunque capace di confezionare prodotti di caratura internazionale. Amadeus, inoltre, ha messo in campo la «strategia perfetta», a cominciare dalla scelta degli artisti in gara, e il risultato è arrivato, E poi ci sono i colori. Tanto bianco, nero e un pizzico di rosa quelli trendy del Festival di Sanremo numero 72, e anche quelli saliti sul podio. Look ricercato `total white´, con blusa in organza trasparente per Blanco, e «black&White» per Mahmood, i due trionfatori di questa kermesse da record. Candida come una vestale la seconda classificata, Elisa, smoking nero di velluto con camicia bianca per Gianni Morandi, medaglia di bronzo. Sabrina Ferilli, la signora della serata finale, ha sfoggiato due abiti, entrambi di chiffon, uno rosa cipria e l’altro nero. Di nero vestite, anche Emma e Iva Zanicchi. Bianco e nero per Donatella Rettore e Ditonellapiaga e per altre coppie artistiche, sia quelle in gara e sia quelle create ad hoc per la serata delle cover (vedi alla voce Morandi e Jovanotti). La bella Ana Mena ha optato per un mini abito bianco la prima puntata, mentre Noemi ha scelto un vestito fucsia per suonare al piano. I colori e le canzoni, le passioni e le emozioni, la forza e l’eleganza delle parole. Sanremo, in fondo, è sempre Sanremo.

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