Il nuovo presidente della Repubblica è il vecchio presidente della Repubblica. Sergio Mattarella è rieletto dal Parlamento all’ottava votazione.
Un bis quindi, il secondo nella storia repubblicana dopo quello di Giorgio Napolitano. «Desiderio ringraziare i parlamentari e i delegati delle Regioni per la fiducia espressa nei miei confronti – dichiara il Capo dello Stato al termine dell’incontro nella sala del Bronzino con i presidenti del Senato, Elisabetta Casellati, e della Camera, Roberto Fico, che gli hanno comunicato l’esito della votazione -.
I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando, sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento». «Queste condizioni – sottolinea Mattarella – impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini».
Al termine di una giornata partita con voci di possibili convergenze da parte delle forze politiche su Pier Ferdinando Casini, si registra invece un vero e proprio plebiscito per Mattarella che a fine spoglio ottiene 759 preferenze, 94 in più rispetto alla prima elezione del 2015, che lo portano a diventare il secondo presidente più votato dopo Sandro Pertini (832). E il raggiungimento del quorum (505) viene celebrato dal Parlamento con quasi 5 minuti di applausi nell’Aula della Camera. Lo spoglio alla fine si chiude con 25 schede bianche, 13 nulle, e col candidato di Fdi, il magistrato Carlo Nordio, a quota 90 voti, ben oltre i numeri garantiti dai grandi elettori del partito di Giorgia Meloni (63).
Applausi fuori e dentro il Parlamento e tra la gente assiepata sotto il palazzo della Consulta, in attesa che Mattarella accolga Fico e Casellati. E’ una notte fredda, ma il cuore di Roma, i cittadini, accolgono con calore un bis desiderato e mai nascosto del presidente più amato dentro e fuori i confini nazionali. La rielezione di Mattarella «è una splendida notizia per gli italiani», commenta Mario Draghi che assiste allo spoglio dalla sua casa in Umbria, a Città della Pieve.
Numerosi i cinguettii di membri della maggioranza, tra cui spicca quello di Dario Franceschini: «Superato ora il quorum, Mattarella è rieletto Presidente. Una gioia personale ancora prima di una grande soddisfazione politica nel vedere il Parlamento scegliere, in sintonia con il Paese, la strada migliore per dare stabilità e sicurezza al Paese». Anche Luigi Di Maio, che ha esultato al superamento di soglia 505 in Transatlantico alla Camera, ringrazia il presidente «ripartiamo dalla sua disponibilità, dal suo valore, dal suo instancabile lavoro. Ora continuiamo a impegnarci tutti per il Paese, con serietà e senso di responsabilità. La nostra bussola è l’amore per l’Italia, per l’Italia che vuole stabilità e rilancio. Da oggi stesso riprendiamo la strada maestra, quella che porta alla piena ripartenza». Anche Elisabetta Alberti Casellati, in corsa per il soglio più alto di Roma, fa gli auguri a Mattarella: «Sono certa che il suo autorevole esempio ci sarà di ispirazione e guida nell’affrontare queste sfide».