“Trasferiamo l’istituto alberghiero di Paternò all’Albergo Sicilia, in modo tale che diventi una scuola di ricettività per la città. La gara per l’acquisto è andata a vuoto”.
A dirlo è Francesco Finocchiaro, presidente dell’Archeoclub d’Italia- sezione Ibla Major, essendo venuto a conoscenza che per la vendita dell’ex albergo Sicilia di Via Vittorio Emanuele, di cui è proprietario la Città Metropolitana, non è pervenuto agli uffici competenti alcun plico contenente una proposta di acquisto dell’immobile. L’ex Provincia regionale di Catania ha tentato di vendere, per la seconda volta, in meno di 2 anni , la struttura facendo ricorso ad un bando pubblico. Si partiva da una base d’asta di oltre 500 mila euro. A determinare il valore della struttura l’agenzia delle entrate. Nessuna offerta è giunta agli uffici della Città metropolitana entro il termine fissato.
Nel precedente bando l’ex Provincia regionale di Catania aveva proposto una base d’asta di 380 mila. In quella circostanza un imprenditore di Paternò aveva provato ad acquistare la struttura ma il contratto di vendita non fu perfezionato per intoppi di natura burocratica.
Per il presidente dell’Archeoclub Francesco Finocchiaro affinché l’immobile non venga del tutto svalutato sarebbe opportuno piazzare dentro l’ex albergo Sicilia, la sede distaccata dell’istituto alberghiero “Rocco Chinnici” di Nicoloso, attualmente presente a Paternò all’interno dei locali del comprensivo “Marconi” di via Virgilio. Per Finocchiaro l’ex albero Sicilia è “raggiungibile dalla stazione metro, vicino la villa comunale. Espandibile verso nord- est. E questo potrebbe rientrare nelle strategie della città metropolitana per l’offerta formativa. Quindi rimane di proprietà pubblica” ha detto Finocchiaro .La struttura, da quando è in stato di abbandono ha subito furti e atti vandalici ed è diventato con l’andare del tempo riparo per senza fissa dimora, in particolare cittadini stranieri che giungono in città per lo svolgimento della campagna agrumicola.
Per il circolo PD di Paternò invece l’ex hotel Sicilia potrebbe ospitare la locale compagnia della Guardia di Finanza:
“Seconda gara per la vendita dell’ex Albergo Sicilia, come ampiamente previsto è andata deserta – si legge in una nota del partito Democratico- Avevamo chiesto di destinare il locale ad un presidio di legalità che servisse per tutto il territorio ed invece con caparbia risolutezza e per anni ormai, a qualsiasi costo, si vuole consegnare la struttura alla speculazione privata.Prima dell’ indizione della gara avevamo suggerito questa soluzione, ma Sindaco di Paternò Naso, Sindaco Metropolitano Pogliese ed Onorevole Galvagno davanti alle telecamere ( lo scorso 10 gennaio si era tenuta una conferenza stampa per la presentazione del bando di vendita) hanno presentato la vendita dell’albergo come un atto di grande acume politico per lo sviluppo della città. Ribadiamo: la Città Metropolitana ristrutturi l’ex albergo e lo assegni alla Guardia di Finanza, compagnia di Paternò”.
Salve Arc Finocchiaro. Io sarei per la prima ipotesi, alberghiero, tanto la G F la sede c’è la. Nell’ occasione si può progettare ,associate ad altre iniziative ,sia turistico che culturale