E’ diventato un vero e proprio argomento di scontro la storica fontana di Piazza della Regione di Paternò che da anni versa in stato di abbandono e degrado
e sulla quale la giunta comunale ha deciso di intervenire affidando ad una impresa locale i lavori di restyling consistenti nella “riconfigurazione della fontana con demolizione e ricolmatura della vasca e l’abbattimento barriere architettoniche e la valorizzazione dei pannelli a mosaico e del gruppo scultore in bronzo”.
Sulla questione Tuccio Paternò, consigliere comunale di “Alleanza per Paternò”, evidenzia che l’abbattimento delle barriere architettoniche nel 2022 “è senza dubbio una priorità, sia da parte dell’amministrazione comunale sia dai privati, ma raggiungere tale obiettivo presentando un progetto di riconfigurazione della fontana di piazza della regione con demolizione e ricolmatura della vasca sembra più che esagerato”. Il consigliere Paternò sottolinea in una nota che non è suo obiettivo criticare l’idea della giunta ma lo ritiene non idoneo per questa fontana, per la sua storicità, dovrebbe invece servire un restauro per riportarla al suo splendore originale.
“L’intervento da realizzare sarebbe l’accesso per i disabili nel secondo livello della Piazza al fine di dare la possibilità a tutti di ammirare la fontana; allo stesso tempo è utile ricordare che, questa fontana fu progettata nel 1972 e rappresenta un’opera architettonica e artistica di pregio, che fu inaugurata dal Ministro degli Interni Giulio Andreotti; essa è realizzata con Mosaici che raffigurano la città di Paternò fin dalle sue origini sino ad arrivare alle macerie della seconda guerra mondiale da cui poi risorge l’odierna Paternò”, sottolinea il consigliere che secondo lui non è necessario demolire quello che è esistente “che è quindi la nostra storia, ma solo rivalutarlo perché è ciò che ci rappresenta”.
Anche il circolo Pd di Paternò è intervenuto sulla questione:
“Giù le mani dalla fontana di Piazza della Regione, è cosa seria e rappresenta un patrimonio culturale acquisito. L’amministrazione non lo usi per farne oggetto di bassa campagna elettorale- si legge in una nota stampa del circolo del Partito Democratico- Crediamo che trattandosi di patrimonio culturale debba sottostare al regolamento del ministero della cultura per tutte le attività di restauro , anche per le competenze necessarie e prescritte. Non possono essere utilizzati 40.000 euro per cancellare una parte di storia della città. Il Pd sostiene con forza la salvaguardia della fontana di Piazza della Regione ed è pronto a fare materialmente le ‘barricate’ per evitare questo scempio; restauro immediato si , ma conservativo”.
