«Abbiamo fatto il nostro dovere e le tende sono state smontate!».
Lo ha detto il sindaco dimissionario di Messina, Cateno De Luca, ieri notte, dopo che ne aveva passate due in tenda nella Rada di San Francesco, presso gli imbarcaderi, incassando la doppia ordinanza dei governatori di Sicilia e Calabria che, in deroga alle regole nazionali, consente l’attraversamento dello Stretto anche ai non vaccinati.
L’accesso ai mezzi di trasporto marittimo per l’attraversamento dello Stretto di Messina e per il movimento dalle isole minori, benché non si richieda il possesso del super green pass, è consentito soltanto a chi può esibire il referto negativo di un tampone antigenico o molecolare”, viene spiegato dalla Regione siciliana.
Una vicenda che si incrocia con l’intenzione dichiarata di De Luca – le cui dimissioni saranno effettive, salvo non improbabili dietrofront, dalla mezzanotte del 6 febbraio – di candidarsi alla presidenza della Regione.
«Se fossi stato il presidente della Regione – ha detto il primo cittadino – avrei fatto questa ordinanza subito, ovvero il 30 dicembre o il 9 di gennaio dopo avere chiesto le interlocuzioni e fatto le note. E poi è necessario che Musumeci faccia un’integrazione anche valida per gli aerei, perché al momento questa ordinanza è valida solo per i traghetti.
A conclusione della giornata, grazie all’interlocuzione del presidente Miccichè, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha firmato un’ordinanza che prevede la possibilità di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico e collegamento marittimo tra la Regione Calabria e la Regione Sicilia anche con il possesso del cosiddetto green pass base (avvenuta guarigione, vaccinazione o tampone negativo)». Per De Luca, «pertanto, lo Stretto è stato liberato».