La protesta degli studenti contro la professoressa che si è rifiutata di indossare in classe la mascherina Ffp2 al posto di quella chirurgica è andata in scena ieri mattina in una scuola media inferiore di Modena.
Nei giorni precedenti era stato segnalato un caso di positività al Coronavirus tra gli studenti e gli stessi alunni hanno deciso così, di fronte al comportamento della docente, di abbandonare l’aula per protesta. Lei li ha ripresi col telefonino mentre uscivano e ha contattato le forze dell’ordine, ma all’intervento della Polizia Locale nell’istituto scolastico si è scoperto che la docente non aveva il Green pass rafforzato – obbligatorio per la categoria da metà dicembre – e per questa ragione nei suoi confronti è scattata una sanzione da 400 euro.
Secondo la ricostruzione dell’accaduto, riferita anche dal genitore di uno degli studenti, la docente avrebbe anche espresso posizioni negazioniste in merito all’esistenza del Covid. L’episodio di ieri, con la conseguente decisione degli studenti di uscire dall’aula, sarebbe avvenuto a fronte anche del fatto che la docente era stata già invitata in altre occasioni a indossare la mascherina Ffp2.
Sul fatto che l’insegnante fosse comunque in classe nonostante non avesse il super Green pass sono in corso accertamenti per capire se fosse o meno intercorso il periodo di alcuni giorni per potersi mettere in regola.
L’episodio è finito al centro di un’interrogazione di Sinistra Italiana.
«Quegli studenti che ieri si sono ribellati alla loro prof, negazionista e incurante delle precauzioni contro il contagio, hanno dimostrato serietà e correttezza», afferma il segretario nazionale, Nicola Fratoianni, chiedendo alle autorità scolastiche di «fare luce fino in fondo all’episodio, perché vogliamo capire come sia stato possibile che sia accaduta una cosa simile.»
«A proposito di responsabilità…» è l’amaro e stringato commento del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha postato sui social gli articoli dove si parla della docente modenese.
«Ferma condanna» da parte del Comune di Modena con l’assessore alla Scuola Grazia Baracchi «nei confronti di quegli insegnanti, «per fortuna molto pochi, a dire il vero, che non osservano le leggi e si comportano in modo irresponsabile e diseducativo. Così facendo rischiano di mettere in ombra la stragrande maggioranza dei docenti i quali stanno svolgendo, invece, il proprio lavoro con passione e assoluta dedizione». Sul fatto, spiega il Comune, «stanno facendo luce le autorità giudiziarie».
La questione è «all’attenzione dell’amministrazione che ha già svolto i primi necessari approfondimenti, sta presidiando la vicenda e valutando i provvedimenti del caso». È quanto si apprende dall’ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna.