La carenza dell’antibiotico Azitromicina è dovuta ad una «elevata richiesta, superiore alle stime e alla consueta domanda». Il medicinale «tornerà disponibile alla fine del mese di febbraio».
Lo comunica l’azienda farmaceutica produttrice Pfizer.
In merito alla carenza del farmaco Zitromax (azitromicina), Pfizer informa di aver già provveduto a comunicare all’AIFA, il 3 gennaio 2022 e 12 novembre 2021, rispettivamente, l’indisponibilità della formulazione in compresse da 500mg e della polvere per sospensione orale da 200mg/5ml.
«Premesso che l’Aifa ha già messo in atto, come sempre in questi casi, tutte le misure di contrasto alla carenza per assicurare il farmaco per gli usi autorizzati, l’agenzia richiama tutti, prescrittori e cittadini, alla responsabilità di usare le terapie antibiotiche solo ove indicate». Lo evidenzia l’Agenzia italiana del farmaco Aifa, «in merito alle recenti notizie di stampa relative alla carenza dell’azitromicina», nome commerciale Zitromax* nella versione originator, «anche a seguito del suo utilizzo eccessivo e improprio per Covid-19».
«Utilizzare gli antibiotici con attenzione e prudenza – ammonisce l’ente regolatorio italiano – deve essere un impegno e un dovere per tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, come principale arma di contrasto al problema della resistenza agli antibiotici che rappresenta, anch’essa oltre a Covid-19, una delle sfide principali a livello globale sia per la sanità che per l’ecosistema in generale».
L’EPIDEMIOLOGO LOPALCO
«La carenza di Zitromax*, azitromicina, vuol dire: 1) troppi farmacisti che lo danno senza prescrizione medica; oppure 2) troppi medici che lo prescrivono a casaccio. Oppure una variegata combinazione delle due». Così l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all’Università del Salento, commenta su Twitter il caso dell’antibiotico introvabile in tutta Italia perché utilizzato anche contro Covid-19 nonostante le linee guida non prevedano questa indicazione.