“L’aumento del costo delle materie prime di almeno il 30% è solo l’ultima tegola che arriva sulla testa degli agricoltori della Piana di Catania, che si inserisce in un quadro più complesso”.
A lanciare l’allarme è il presidente della Cia Sicilia Orientale, Giuseppe Di Silvestro, che dall’inizio dell’anno ha programmato una serie di incontri con gli amministratori e i referenti Cia dei comuni etnei della Piana di Catania per sostenere con forza le legittime rivendicazioni della categoria, nei confronti del Governo Nazionale e della Regione Siciliana.
Per Di Silvestro oltre ai danni provocati dal maltempo dello scorso mese di novembre ma anche di ottobre, gli agricoltori hanno dovuto sostenere spese non previste:
“A triplicare nel giro di poche settimane sono stati soprattutto i prezzi del gasolio per i mezzi di campagna, dell’energia elettrica che alimenta le pompe per il sollevamento dell’acqua necessaria per irrigare i campi- ha detto Di Silvestro- In piena semina del grano, posticipata di un mese a causa delle scorse alluvioni, abbiamo assisto al rincaro di mangimi, dei concimi, dei semi. Grandi disagi anche per i produttori dell’uva da tavola – aggiunge Di Silvestro – che in questo periodo dell’anno provvedono alla copertura dei campi per anticipare la produzione, costretti fare i conti anche con gli aumenti della plastica e dell’acciaio”.
Nell’incontro avuto a Caltagirone con i rappresentanti di categoria Di Silvestro ha specificato che quelli del calatino sono territori colpiti dalle alluvioni e dal ciclone mediterraneo Medicane che hanno mandato in rovina gran parte dei prodotti, pregiudicando anche i raccolti successivi, e mandato in frantumi argini, recinzioni, scoperchiato tetti di capannoni e stabilimenti. Ogni azienda piange centinaia di migliaia di euro di danni, senza avere ricevuto ancora un solo euro di indennizzo o ristoro”.
Ma i partecipanti alla riunione hanno evidenziato anche altre emergenze. “Sono emersi anche – ha ripreso Di Silvestro – i vecchi soliti problemi che non riusciamo ad estirpare, come i furti nelle campagne, saccheggi veri e propri, i danneggiamenti alle strutture, i pascoli abusivi. Fenomeni che mostrano, neppure troppo velatamente, una regia di prepotenza e di prevaricazione per il controllo del territorio”.
“Per questo – ha concluso Di Silvestro – abbiamo scritto al prefetto di Catania, richiamando l’attenzione sull’ultimo protocollo d’intesa sottoscritto qualche tempo fa, assieme alle Forze dell’Ordine e le associazioni rappresentative degli agricoltori, che aveva l’obiettivo di concertare un’azione di contrasto nei confronti della criminalità, che colpisce miratamente le imprese agricole”.