Torneranno in aula, da domani 13 gennaio, gli studenti della Sicilia.
È quanto stabilito al termine della riunione della task force della Regione Siciliana, convocata dall’assessore regionale all’Istruzione, alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti sindacali, insieme con i vertici dell’Ufficio scolastico regionale.
L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, ha spiegato che «non ci sono le condizioni giuridiche per sospendere ulteriormente le attività didattiche».
La sospensione delle lezioni in presenza è possibile solo in zona rossa, arancione e nei casi previsti dal decreto nazionale.
Condizioni necessarie ma non sufficienti per andare in Dad poiché ci vuole l’avallo dell’Asp. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, ha sottolineato che la Sicilia ha comunque dati pandemici più bassi rispetto alla media nazionale. Anche l’associazione nazionale dei presidi, fa sapere la Flc Cgil, «si è schierata per il ritorno a scuola senza se e senza ma».
«Noi abbiamo rappresentato le condizioni drammatiche in cui vertono le scuole, le forti criticità soprattutto a livello organizzativo e il fatto inequivocabile che i dati pandemici sono destinati ad aumentare – afferma la Flc Cgil – Assurdo riaprire 2-3 giorni per mandare tutti in Dad o Ddi lunedì prossimo. Abbiamo chiesto ancora qualche giorno ma abbiamo capito che solo una norma del governo nazionale può evitarlo».