Covid, in Sicilia è boom di contagi: 3729 nuovi casi. Zona gialla pare inevitabile

Covid, in Sicilia è boom di contagi: 3729 nuovi casi. Zona gialla pare inevitabile

Boom di contagi anche in Sicilia: un terzo in più rispetto a ieri: 3.729 i nuovi casi, a fronte di 55.631 tamponi. Sei i morti. Ieri i positivi erano stati 2.819.

Il tasso sale al 6,7%, crescendo di oltre un punto rispetto al giorno precedente. Crescono anche i ricoveri ordinari (+19), mentre nelle terapie intensive si registra un solo ingresso in più. Si sfiorano i mille casi sia a Palermo (984) che a Catania (957); soltanto Agrigento mostra ancora numeri a due cifre: 32.L’aumento dei contagi sembra rendere inevitabile il passaggio dell’Isola alla zona gialla.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, non si fa illusioni: «Potremmo esserlo in qualunque momento, i parametri sono ai limiti». Ma poi dà atto ai siciliani di avere rispettato le norme di sicurezza e sottolinea che «aumentano le prime dosi di vaccino: c’è un opera di conversione da parte di chi sembrava irriducibile.

Il governatore lancia anche un appello ai siciliani, affinché «evitino che a Capodanno si faccia l’errore del 2020 che poi ci ha costretti a restare in zona rossa per oltre un mese. Serve prudenza, mai come in questo caso».

Per consentire di sollevare i medici da alcune incombenze e liberare forze sul piano della cura, la Regione, come ha annunciato l’assessore alla Salute Ruggero Razza, ha dato esecuzione a una convenzione tra l’Ordine nazionale dei biologi e il ministero, assumendo già stamattina i primi 20 biologi su 80, anche se in Sicilia saranno alcune centinaia i professionisti da destinare alle aree tamponi già esistenti e a quelle aggiuntive.

«Finalmente, in Sicilia, anche i biologi saranno impegnati massicciamente dalle istituzioni regionali per fronteggiare ed arginare la pandemia», ha detto il vicepresidente dell’Ordine nazionale dei biologi Pietro Miraglia.

Intanto, a Palermo il sindaco Leoluca Orlando firma due ordinanze per scoraggiare gli assembramenti in centro, soprattutto nei luoghi della movida. Il primo provvedimento vieta in alcuni giorni di gennaio la vendita di bevande in bottiglie di vetro o in contenitori che possono minacciare l’incolumità delle persone; la seconda, valida fino a tutto marzo ma soltanto per alcune date, vieta la circolazione di pedoni e mezzi in alcune aree qualora si verifichino situazione di sovraffollamento.

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