Adrano, riesumato il cadavere di Anthony Bivona: dall’autopsia la verità sulla sua morte

Adrano, riesumato il cadavere di Anthony Bivona: dall’autopsia la verità sulla sua morte

È prevista per le ore 16.00 di oggi, all’ospedale Cannizzaro di Catania, l’autopsia sul corpo di Anthony Bivona, il giovane adranita morto a Darmstadt, in Germania, in circostanze ritenute ancora misteriose.

Alle 11.45 di oggi, nel cimitero di Adrano, la salma del 24enne è stata riesumata. Alla estumulazione era presente tutta la famiglia del giovane. Indicibile lo strazio provato dai genitori, dalle sorelle e dagli amici presenti stamattina quando la bara bianca è stata tirata fuori dal luogo della sepoltura.

L’esame autoptico, mai effettuato in Germania – dovrebbe aggiungere ulteriori particolari sulle cause del decesso. È quello che si auspicano i famigliari di Anthony e il legale, avv. Francesco Messina, il quale aveva presentato un esposto alla Procura di Catania, poi accolto dalla Procura di Roma, per richiedere l’autopsia.

Il consulente tecnico di parte che assisterà all’autopsia è il medico legale Cataldo Raffino, incaricato dall’avvocato Francesco Messina.

Si aprono diversi scenari probabili, che potrebbero non corrispondere a quanto stabilito dalle autorità tedesche che frettolosamente avevano archiviato il caso come ‘suicidio’, archiviandolo. Il caso è stato poi riaperto a novembre, grazie alle sollecitazioni della famiglia Bivona e al clamore mediatico suscitato in tutta Italia dalla trasmissione televisiva “Le Iene”. Presente con una troupe, stamattina, l’autore dell’inchiesta Ismaele La Vardera.

Due i possibili scenari che potrebbero emergere dalle risultanze autoptiche.

La prima – la più plausibile in base ai riscontri ottenuti – rivelerebbe un omicidio e non un suicidio ed è quella che, se risultasse vera, confermerebbe i sospetti della famiglia e del legale. La sera del 17 luglio scorso, Anthony si trovava fuori con Ilayda, la fidanzata. I due hanno avuto un incidente con la macchina del giovane 24enne, guidata dalla ragazza. In seguito, potrebbe essere scoppiata una lite poi degenerata in tragedia. In quella circostanza, i due non erano soli in macchina, sarebbero stati accompagnati da altre persone. “La presenza di una persona è già documentabile” ha dichiarato ieri l’avvocato Messina.

Anthony praticava culturismo, è verosimile quindi che se ci fosse stata una sola persona sarebbe riuscito a difendersi da una ipotetica aggressione. Se l’autopsia suffragasse questa possibile versione dei fatti, si intraprenderà un iter giuridico italiano, per poi utilizzare anche i canali della rogatoria internazionale.

Il secondo scenario che potrebbe mostrare l’autopsia è quello del suicidio.

Si tratta di una versione dei fatti che trova riscontro soltanto nelle dichiarazioni della fidanzata, sulla base delle quali sembrerebbe basarsi il rapporto della polizia tedesca. Anthony, in seguito alla pesante lite con Ilayda, scaturita a causa dell’incidente automobilistico, avrebbe compiuto l’estremo gesto la notte del 18 luglio scorso. Una ricostruzione che sembrerebbe, però, sorretta da scarsi indizi. L’unico elemento a supporto di ciò sarebbe la corda legata alla ringhiera delle scale che appare nelle fotografie scattate dalle autorità tedesche. Anche l’atteggiamento della ragazza, apparso alquanto ambiguo in questi mesi, sembrerebbe destare dei dubbi. Ilayda, infatti, avrebbe cambiato più volte la versione dei fatti ed è restia a rilasciare dichiarazioni. Ci sarebbe, inoltre, una mancata corrispondenza tra il racconto di Ilayda sull’accaduto e la testimonianza di uno dei vicini, Mohamed. Questa del suicidio è un’ipotesi inverosimile secondo i familiari, i quali testimoniano che Anthony, nell’ultimo periodo, avrebbe più volte espresso loro serenità e soddisfazione riguardo alla vita che stava conducendo in Germania.

Emanuela La Mela

Riguardo l'autore Emanuela La Mela

“Scienziata” della comunicazione e storica, nasce in un afoso agosto tropicale, poco prima della caduta del muro di Berlino. Cyndi Lauper e il jolly invicta resteranno sempre parte di lei. Nella vita si occupa di editing, correzione di bozze e giornalismo. Scrive di musica e cinema dal 2012. Non riesce a smettere di guardare Chi l’ha visto? e ama le cinéma français.

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